
Zelensky: in corso dialogo con Trump per un “mega accordo” sui droni militari
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Tecnologia ucraina testata in guerra in cambio di nuove armi. Intesa anche con Paesi europei. Ma Mosca avverte Berlino: “Con i Taurus, coinvolgimento diretto”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che sono in corso colloqui con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per un possibile “mega accordo” sui droni militari. L’intesa, ha spiegato in un’intervista al New York Post, prevederebbe la cessione da parte di Kiev della sua tecnologia aeronautica avanzata — sperimentata sul campo durante il conflitto con la Russia — in cambio della fornitura di nuove armi statunitensi.
“I nostri droni sono in grado di penetrare le difese russe e rappresentano una risorsa strategica. Il popolo americano ha bisogno di questa tecnologia nel proprio arsenale”, ha dichiarato Zelensky, confermando colloqui paralleli anche con Danimarca, Norvegia e Germania.
Intanto, sul fronte della difesa aerea, proseguono i negoziati tra Washington e diversi alleati europei per accelerare l’invio di sistemi Patriot all’Ucraina. L’ambasciatore americano alla NATO, Matthew Whitaker, ha sottolineato come “tutti si stiano muovendo in fretta”, pur senza indicare una data precisa per le consegne. Un’opzione al vaglio prevede che i Paesi europei forniscano immediatamente i sistemi già disponibili, ricevendo poi priorità per nuovi acquisti dagli Stati Uniti.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz si è detto fiducioso in un accordo “concreto” con Washington, mentre il ministro della Difesa Boris Pistorius è stato di recente ricevuto dal segretario alla Difesa statunitense, Pete Hegseth. I sistemi Patriot possono intercettare aerei e missili fino a 100 km di distanza e 30 km di altitudine.
Ma l’aumento delle forniture militari occidentali a Kiev accende nuovamente le tensioni con Mosca. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha lanciato un duro monito alla Germania: “L’uso da parte ucraina dei missili Taurus o di loro modifiche, anche camuffate, sarà considerato un coinvolgimento diretto della Germania nel conflitto”. Zakharova ha inoltre affermato che l’impiego di armamenti a lungo raggio richiede il supporto tecnico dei Paesi fornitori, coinvolgendo così direttamente personale straniero nelle operazioni militari.
Citata infine una dichiarazione del presidente russo Vladimir Putin: “Se l’Occidente permetterà l’uso delle proprie armi contro la Russia, ci riteniamo legittimati a colpire obiettivi militari in quei Paesi”. Zakharova ha concluso avvertendo: “Risponderemo in modo deciso e simmetrico”.
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(con fonte AdnKronos)
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