Papa Francesco, voce per la Palestina: Hamas, “Difese sempre i nostri diritti”
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Hamas rende omaggio al Pontefice ricordando il suo costante impegno per i diritti dei palestinesi e la sua condanna degli attacchi su Gaza. Dalle parole alle udienze alle prese di posizione ufficiali, la linea di Francesco è rimasta ferma: giustizia e dignità per tutti
“Papa Francesco era un fermo difensore dei diritti legittimi del popolo palestinese, in particolare nella sua ferma posizione contro la guerra e gli atti di genocidio perpetrati contro il nostro popolo a Gaza nel corso degli ultimi mesi”.
Con queste parole, Bassem Naim, membro dell’ufficio politico di Hamas, ha voluto rendere omaggio al Pontefice scomparso, riconoscendo il suo costante impegno a favore della causa palestinese. Un impegno che ha attraversato gli anni del pontificato di Jorge Mario Bergoglio, sempre attento alla questione mediorientale e ai drammi vissuti dalla popolazione di Gaza.
Papa Francesco ha più volte alzato la voce per chiedere pace e rispetto della dignità umana in Palestina. Tra le dichiarazioni più forti, quelle dell’ottobre 2024, durante l’udienza generale, in cui definì “inumani” gli attacchi subiti dal popolo palestinese. “Non dimentichiamo la Palestina che sta soffrendo attacchi inumani”, disse di fronte ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro.
Anche nel messaggio “Urbi et Orbi” del Natale 2024, Francesco richiamò l’attenzione internazionale sulla situazione drammatica a Gaza, chiedendo un cessate il fuoco immediato e la fine delle violenze contro civili inermi. In quella stessa occasione, chiese la liberazione degli ostaggi e aiuti per la popolazione colpita.
Durante la Giornata Mondiale del Malato del febbraio 2024, il Papa ribadì la sua vicinanza ai territori in guerra, condannando ogni forma di violazione dei diritti umani, riferendosi anche alle sofferenze dei bambini e dei malati palestinesi sotto assedio.
Ma l’attenzione di Papa Francesco alla questione palestinese non è mai stata episodica. Fin dal suo viaggio in Terra Santa del 2014, il Pontefice affermò con chiarezza che “il popolo palestinese ha diritto a una patria indipendente e sovrana, a vivere con dignità e a viaggiare liberamente”, parole pronunciate all’aeroporto Ben Gurion davanti alle autorità israeliane.
Per questo, oggi Hamas ricorda il Pontefice come “un sostenitore sincero del popolo palestinese”, in un momento in cui la sua assenza si fa sentire in un contesto internazionale ancora segnato dal conflitto e dall’ingiustizia. Anche studiosi e osservatori del dialogo interreligioso, come la ricercatrice Jordan Denari Duffner, hanno sottolineato negli anni come Bergoglio abbia sempre sostenuto il principio di uguaglianza e autodeterminazione per i palestinesi, nel rispetto del diritto internazionale e della coscienza umana.
Papa Francesco lascia così un’eredità spirituale e politica che ha superato i confini del Vaticano, ponendosi come riferimento globale per una visione della pace fondata sulla giustizia, sulla compassione e sul rispetto reciproco.
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