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Iran e l’incremento delle attività nucleari: allarme internazionale
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Le recenti attività a Fordow sollevano preoccupazioni sulla corsa nucleare dell’Iran, con segnali di produzione accelerata di uranio arricchito
Le preoccupazioni internazionali aumentano di fronte alle recenti attività nucleari dell’Iran, evidenziate da un articolo del Washington Post. Gli ispettori dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica (Aiea) hanno rilevato segnali inquietanti durante una visita a Fordow, l’impianto nucleare iraniano situato nel Grande Deserto Salato. Nonostante Fordow avesse smesso di produrre uranio arricchito in base all’accordo nucleare del 2015, gli ispettori hanno notato un’attività intensa, con nuove apparecchiature installate per la produzione accelerata di uranio arricchito, incluso un tipo più pericoloso vicino al livello per scopi militari.
Secondo WP, l’Iran sta avanzando verso la capacità di possedere armi nucleari più che mai. Le restrizioni imposte dall’accordo del 2015 sono state gradualmente revocate dopo il ritiro unilaterale degli Stati Uniti nel 2018, consentendo all’Iran di avvicinarsi a una posizione nucleare di maggiore potenza. Nonostante Teheran ribadisca di non avere intenzioni belliche, esperti avvertono che l’Iran dispone di sufficiente uranio altamente arricchito per la produzione di almeno tre bombe nucleari in un breve lasso di tempo.
Fordow, simbolo del collasso dell’accordo nucleare, ha visto un significativo aumento nella produzione di uranio arricchito dopo il ritiro degli Stati Uniti. Le centrifughe, precedentemente messe fuori servizio, sono state riattivate, con una produzione che è passata da zero a 317 chili fino allo scorso febbraio. Ciò che preoccupa maggiormente è la qualità del combustibile, con un uranio arricchito al 60%, vicino al livello per le armi nucleari.
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(con fonte AdnKronos)
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