Usa-Israele: conflitto a Gaza e decisioni governo scatenano forti tensioni
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Le divergenze tra Stati Uniti e Israele raggiungono nuovi livelli a causa dell’operazione militare a Gaza e delle politiche di insediamento in Cisgiordania
La forte opposizione degli Stati Uniti all’annunciata operazione militare israeliana a Rafah, definita “fondamentale” dal premier Benjamin Netanyahu per eliminare Hamas, ha sollevato critiche e tensioni. Tuttavia, questa azione potrebbe mettere a rischio oltre un milione di sfollati provenienti dal nord di Gaza che hanno trovato riparo nella città meridionale. La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza si è aggravata ulteriormente a causa delle restrizioni imposte da Israele agli aiuti umanitari e all’operatività dell’Unrwa, l’Agenzia dell’Onu che assiste i rifugiati palestinesi.
L’annuncio di Israele di costruire nuovi insediamenti in Cisgiordania, il più grande piano dal 1993, ha alimentato ancora di più le tensioni, soprattutto durante la visita del Segretario di Stato Antony Blinken in Israele, percepite come una mancanza di rispetto. Questi eventi hanno ulteriormente deteriorato i rapporti tra gli Usa e Israele, portando ad una spaccatura sempre più profonda tra il presidente americano Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Il chiaro allontanamento degli Stati Uniti si è manifestato nell’astensione a stelle e strisce dal veto sulla nuova risoluzione presentata al Consiglio di sicurezza Onu sul cessate il fuoco a Gaza. Nonostante tre precedenti veti su risoluzioni simili, questa volta la risoluzione è stata approvata, con la richiesta di un cessate il fuoco immediato fino alla fine del Ramadan e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, insieme alla garanzia di accesso umanitario nella Striscia di Gaza.
Frank Lowenstein, ex funzionario del Dipartimento di Stato Usa, ha sottolineato che questo cambiamento riflette una nuova posizione della Casa Bianca nel gestire la situazione in Medio Oriente. Le relazioni personali tra Biden e Netanyahu appaiono particolarmente tese, mentre l’amministrazione Biden è irritata dalle azioni aggressive di Israele e dei coloni in Cisgiordania. Nonostante le tensioni, le relazioni tra americani e israeliani potrebbero resistere, anche se l’opinione pubblica e la politica internazionale sollecitano Biden a riconsiderare i rapporti con Netanyahu e il suo governo di estrema destra.
In passato, Netanyahu aveva già avuto divergenze con l’amministrazione Obama, soprattutto riguardo alla questione degli insediamenti in Cisgiordania. Le tensioni erano aumentate quando, nel 2016, gli Stati Uniti si erano astenuti dal votare una risoluzione che condannava gli insediamenti israeliani. Netanyahu aveva anche criticato pubblicamente l’accordo sul nucleare proposto dall’amministrazione Obama all’Iran, provocando ulteriori attriti tra i due paesi.
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(con fonte AdnKronos)
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