Proteste e arresti in Russia in seguito alla morte di Alexei Navalny

Dopo la notizia della morte di Alexei Navalny, oltre 100 persone sarebbero state fermate in Russia durante le commemorazioni e le veglie funebri. L’organizzazione indipendente Ovd-Info ha riferito che agenti in borghese hanno rapidamente rimosso memoriali spontanei allestiti con fiori e bigliettini in diverse città russe.
A Mosca e in altre località, la polizia ha distrutto tributi spontanei, ma nuovi memoriali continuano a comparire in diverse parti del paese. La polizia ha arrestato manifestanti e ha registrato l’identità di coloro che hanno partecipato a commemorazioni pacifiche.
A San Pietroburgo, un giornalista è stato arrestato, mentre a Mosca, una giovane donna è stata fermata mentre protestava da sola con un cartello che riportava la notizia della morte di Navalny. Nonostante le minacce delle autorità, i cittadini russi continuano a esprimere il loro cordoglio e dissenso. La situazione resta tesa e in evoluzione, con la polizia che cerca di limitare le dimostrazioni pubbliche nella capitale russa.
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(con fonte AdnKronos)
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