
Omicidio Tramontano, dubbi investigatori nonostante confessione Impagnatiello
Le indagini sull’omicidio di Giulia Tramontano, continuano a rivelare nuovi dettagli che sollevano dubbi sulla versione fornita da Alessandro Impagnatiello, il barman 30enne attualmente in custodia per il crimine. L’accusato ammette di aver ucciso Giulia, di aver cercato di bruciare il suo corpo due volte, di averlo inizialmente nascosto nel garage e successivamente nell’auto, per poi, nella notte tra martedì e mercoledì scorsi, gettarlo in un’intercapedine in un’area abbandonata. Tuttavia, secondo la sua ricostruzione, quando il cadavere si trovava nell’auto, i carabinieri che stavano indagando sulla scomparsa della giovane di 29 anni non hanno trovato alcuna traccia nel bagagliaio della T-Roc, che era visibile dall’esterno in quanto privo di copertura.
Il copri bagaglio è stato sequestrato per ulteriori indagini, mentre gli investigatori cercano di determinare se Impagnatiello abbia agito da solo durante tutto il periodo dall’omicidio al momento in cui ha occultato il corpo. Gli inquirenti condurranno dei rilievi nell’appartamento della coppia e riascolteranno i familiari della vittima e altri testimoni. Nel frattempo, un avvocato d’ufficio è stato nominato per rappresentare Impagnatiello dopo che il suo avvocato di fiducia ha rinunciato al mandato. La ricerca del telefono di Giulia, gettato in un tombino secondo la versione di Impagnatiello, è ancora in corso.
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(con fonte AdnKronos)
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