
Il dramma dei soldati nordcoreani in prima linea: Ucraina, “Obiettivi facili”
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I militari ucraini descrivono l’inesperienza dei soldati nordcoreani, inviati da Kim Jong-un a supportare le truppe russe nella regione di Kursk
Da diverse settimane, le forze ucraine stanno affrontando una nuova ondata di soldati, questa volta provenienti dalla Corea del Nord. I militari, inviati da Kim Jong-un come supporto a Vladimir Putin, stanno combattendo nella regione di Kursk, dove le truppe ucraine hanno recentemente riconquistato ampi territori. Descritti come inesperti e impreparati, i soldati nordcoreani si rivelano “facili bersagli” per le forze ucraine.
Tattiche inadeguate e facile eliminazione
Secondo i racconti dei soldati ucraini, i nordcoreani avanzano sui campi aperti senza adottare tattiche di protezione o nascondimento, comportandosi in maniera differente rispetto ai russi, che cercano di sfruttare ogni possibile riparo per ridurre le probabilità di essere colpiti. Il comandante di un’unità di droni ucraina, che opera sotto il nome in codice Boxer, ha affermato: “Non avevamo mai visto nulla del genere. Vedere gruppi di 40-50 soldati avanzare in campo aperto è un bersaglio perfetto per l’artiglieria e i droni”.
L’inefficacia della resistenza nordcoreana
Le testimonianze dei soldati ucraini evidenziano l’inesperienza dei nordcoreani anche nel rispondere agli attacchi dei droni. Artem, un operatore di droni ucraino, ha raccontato di aver osservato gruppi di soldati nordcoreani avanzare verso il confine ucraino dalla Russia, alcuni portando zaini carichi di munizioni e altri con armi. Nonostante l’invio immediato di droni bombardieri e altre unità volanti, i nordcoreani hanno reagito in modo inefficace: “Sparavano ai droni invece di nascondersi o scappare. Molti sono stati uccisi”.
Un nemico impreparato
L’incapacità dei soldati nordcoreani di adottare tattiche difensive efficaci è stata ulteriormente confermata da episodi successivi. Durante un’operazione notturna, Artem ha utilizzato una telecamera termica per identificare tre soldati nemici, riuscendo a colpire tutti e tre grazie alla loro scarsa reattività. “Sembrava di giocare a un simulatore in modalità facile”, ha dichiarato l’operatore, descrivendo la stranezza della situazione.
Una guerra che mette a nudo le differenze tattiche
Le testimonianze raccolte sul campo evidenziano non solo la fragilità dei soldati nordcoreani, ma anche la differenza di approccio e preparazione tra loro e le forze russe. Mentre i russi hanno imparato a muoversi con maggiore cautela, sfruttando ripari naturali e rispondendo solo quando al sicuro, i soldati nordcoreani si espongono in modo pericoloso, rendendosi facili bersagli per le forze ucraine.
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(con fonte AdnKronos)
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