Francia, voto di fiducia in corso: Bayrou verso la caduta
Il premier sottopone la legge di bilancio 2026, opposizioni annunciano il “no”
È in corso oggi, lunedì 8 settembre, il voto di fiducia alla Camera francese sulla legge di bilancio 2026 presentata dal primo ministro François Bayrou. La manovra prevede 44 miliardi di euro di tagli alla spesa, aumenti fiscali e l’eliminazione di due giorni festivi, con l’obiettivo di contenere il crescente debito pubblico. La sinistra e l’estrema destra hanno già annunciato che voteranno contro, rendendo probabile la caduta del governo.
Macron e l’instabilità politica
Per Emmanuel Macron si tratta di un nuovo colpo politico. A meno di nove mesi dalla caduta del governo di Michel Barnier, l’Eliseo rischia di dover trovare un quinto primo ministro dalla rielezione del 2022. La situazione riflette un’instabilità senza precedenti nella Quinta Repubblica, accentuata dalla decisione di Macron di sciogliere l’Assemblea nazionale nel giugno 2024 dopo il successo del Rassemblement National alle elezioni europee.
Tre blocchi parlamentari senza maggioranza
Le elezioni anticipate hanno prodotto un Parlamento diviso in tre blocchi: un’alleanza di sinistra, il centro-destra e l’estrema destra. Nessun gruppo dispone della maggioranza assoluta e la fragilità delle coalizioni rende precario qualsiasi governo. Il Rassemblement National, secondo i sondaggi, uscirebbe vincitore in caso di elezioni anticipate e chiede uno scioglimento immediato dell’Assemblea. Macron non esclude del tutto questa opzione, ma afferma di non volerla perseguire nell’immediato.
L’offerta dei socialisti e le tensioni interne
Il Partito Socialista, con 66 deputati, si propone come alternativa al governo, avanzando un piano di 22 miliardi di risparmi, con una tassa del 2% sui patrimoni superiori a 100 milioni di euro e la sospensione della riforma pensionistica del 2023. Tuttavia, ottenere una maggioranza con questo programma sarebbe complesso: potrebbe portare alla fuoriuscita di Les Républicains (49 deputati) o di altri alleati centristi come Horizons (34 deputati) e il MoDem di Bayrou (36 deputati). La France Insoumise, partner dei socialisti, critica l’ipotesi di governo con la “Macronie”, definendola un “pasticcio politico”.
I possibili scenari per il futuro
Gli osservatori ipotizzano soluzioni di compromesso, con un primo ministro di profilo tecnico e superpartes, capace di rassicurare mercati e opinione pubblica. Tra i nomi citati figurano la presidente dell’Assemblea nazionale Yaël Braun-Pivet e il ministro dell’Economia Eric Lombard. Bayrou accusa il segretario socialista Olivier Faure di voler “fare cadere il governo” per puntare a Matignon, senza includere la France Insoumise nel suo piano, definendo la possibile alleanza come un problema sia per il Paese sia per il Ps.
Un Paese in attesa
Con il voto ancora in corso, la Francia si trova in una fase di alta tensione politica. Secondo il politologo Bruno Cautrès, “forse la soluzione sarebbe rimandare il dibattito sulle finanze pubbliche al 2027, trovando nel frattempo una figura in grado di incarnare pacificazione politica e stabilità economica”. Il risultato del voto odierno determinerà il percorso immediato del governo e le mosse successive dell’Eliseo.
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(con fonte AdnKronos)
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