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Published

7 mesi ago

22 Aprile 2025

Bre-news

Proseguono i negoziati tra Kiev e i partner occidentali. Mosca si dice disponibile a discutere, ma non prevede incontri diretti sulla sospensione degli attacchi

Si terrà mercoledì a Londra il secondo round di colloqui tra l’Ucraina e i suoi partner occidentali per cercare un accordo di cessate il fuoco con la Russia. Lo ha confermato all’Afp un alto funzionario ucraino, mentre il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato l’invio di una delegazione nella capitale britannica per incontrare i rappresentanti statunitensi ed europei.

Secondo fonti di stampa di Kiev, la delegazione dovrebbe includere Andriy Yermak, capo dell’amministrazione presidenziale, il suo vice Pavlo Palisa, il consigliere diplomatico Andriy Sybiga e il ministro della Difesa Rustem Umerov. L’obiettivo resta quello indicato da Zelensky: ottenere un “cessate il fuoco incondizionato” con Mosca e aprire la strada a una “pace reale e duratura”.

Il primo incontro si era svolto a Parigi la scorsa settimana con la partecipazione di Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Ma i progressi sono ancora limitati. Il presidente americano Donald Trump ha detto domenica di sperare in un accordo “entro questa settimana”, mentre il Segretario di Stato Marco Rubio ha avvertito che Washington potrebbe abbandonare i colloqui se non emergessero prospettive concrete di pace.

Dal fronte russo, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha confermato la disponibilità del presidente Vladimir Putin a negoziare, ma ha escluso trattative dirette con Kiev sulla sospensione degli attacchi contro obiettivi civili. “Non ci sono piani specifici, ma c’è la disponibilità a discuterne”, ha dichiarato.

Putin ha affermato che un eventuale stop agli attacchi dovrebbe essere affrontato “bilateralmente”, tenendo conto dell’esperienza della tregua di Pasqua. Intanto, proseguono le offensive: nella notte, un attacco con droni ha colpito Odessa, ferendo tre civili e danneggiando edifici residenziali, secondo quanto riferito dal sindaco Hennadiy Trukhanov.

La situazione resta incerta e le speranze di una tregua dipendono ora dall’esito dei colloqui di Londra, mentre la diplomazia occidentale cerca di mantenere aperti i canali di dialogo.

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