Uccisione di Al-Arouri provoca sospensione negoziati Hamas-Israele
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La tensione aumenta dopo l’attacco israeliano a Beirut
La situazione in Medio Oriente si è intensificata dopo l’uccisione di Saleh al-Arouri, numero due di Hamas, in un attacco mirato a Beirut condotto da Israele. Le conseguenze si riflettono ora sui negoziati tra Hamas e Israele riguardo al rilascio degli ostaggi e un possibile nuovo cessate il fuoco a Gaza. Fonti arabe citate da Haaretz affermano che i colloqui sono stati sospesi, concentrandosi ora su come prevenire ulteriori tensioni, in particolare lungo il confine tra il Libano e il nord di Israele.
L’attacco israeliano a Beirut ha provocato la morte di almeno otto persone, tra cui anche due comandanti delle Brigate al-Qassam, Samir Fendi e Azzam al-Aqra, secondo i media satellitari arabi. La reazione nel mondo arabo è stata immediata e decisa, definendo l’uccisione di Al-Arouri un “atto terroristico totale” e una violazione della sovranità libanese.
Reazioni di Hamas e Jihad Islamica
Ismail Haniyeh, capo dell’ufficio politico di Hamas, ha dichiarato che l’omicidio di Al-Arouri non fermerà la rivoluzione palestinese, paragonandolo agli omicidi di Ahmed Yassin e Abdel Aziz Rantisi. Altri esponenti di Hamas, come Izzat al-Rishq, hanno affermato che gli omicidi israeliani non indeboliranno la volontà del popolo palestinese né la resistenza.
La Jihad Islamica ha minacciato che Israele “pagherà per i suoi crimini”, incluso l’assassinio di Al-Arouri, secondo le dichiarazioni di Ihsan Ataya, membro dell’ufficio politico dell’organizzazione.
Minacce di Hezbollah e risposta dell’IDF
Hezbollah ha annunciato che “le nostre dita sono sul grilletto”, promettendo che l’uccisione di Al-Arouri non resterà senza risposta. Si segnalano attacchi da parte di Hezbollah contro postazioni dell’IDF vicino al confine israeliano, con lanci di missili anticarro. L’IDF ha risposto definendo tali azioni come “rappresaglie”.
Reazioni internazionali e convocazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU
Il ministero degli Esteri iraniano ha condannato l’uccisione di Al-Arouri, attribuendola a Israele e affermando che il suo sangue “accenderà un’altra ondata nella resistenza”. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è stato convocato per discutere il “mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”. L’ambasciatore francese ha dichiarato che la situazione nel Mar Rosso, con gli attacchi degli Houthi, sarà uno dei temi centrali dell’incontro. La comunità internazionale è in allarme per la crescente instabilità nella regione.
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(con fonte AdnKronos)
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