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Tensioni stasera a Tripoli, dove alcune milizie hanno circondato i palazzi delle istituzioni. Lo confermano all’Adnkronos fonti di Tripoli, che escludono categoricamente che sia in corso un colpo di Stato, dopo che su alcuni media libici sono apparse immagini di uomini armati che circondano l’ufficio del primo ministro Abdelhamid Dbeibah.

I membri del Consiglio presidenziale libico e il presidente Mohammed Menfi sono stati trasferiti in un luogo sicuro, dopo le notizie di assalti alle proprie abitazioni da parte delle milizie armate a Tripoli, riporta Sky news Arabia, citando media libici.

Le tensioni sono nate dopo che il capo del consiglio presidenziale Mohammed Menfi ha sostituito, ieri, nel suo ruolo di comandante supremo dell’esercito libico, Abdul Basit Marwan dall’incarico di comandante della zona militare di Tripoli, nominando al suo posto Abdel Qader Mansour. Una decisione legittima e una scelta anche giusta, sottolineano le fonti, dal momento che Marwan era considerato troppo legato al periodo della guerra contro il generale Kalifa Haftar, ma contestata dalle milizie che ritengono di essere state private di un loro “protettore”. Ma quanto sta succedendo nelle ultime ore sarebbe in realtà conseguenza dell’impossibilità di tenere le elezioni presidenziali il 24 dicembre, il cui rinvio sarà annunciato ufficialmente la prossima settimana.

Una prospettiva che apre a questo punto un nuovo interrogativo: non più cosa succederà con le elezioni, ma cosa succederà in assenza di elezioni. E nello stesso tempo, le milizie mandano un messaggio a Dbeibah perché chiarisca quali sono le sue intenzioni.

(AdnKronos)

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