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Mentre la Francia, in particolare nell’Ile-de-France, è quasi totalmente paralizzata dagli scioperi, tanto che i francesi sono allo stremo e hanno perfino paura di non riuscire a raggiungere parenti e familiari per le prossime festività, oggi si è dimesso l’artefice della contestatissima riforma delle pensioni: Jean-Paul Delevoye. Travolto dalle polemiche, si è dimesso dalla carica che ricopriva nel governo francese, diventando il 16esimo personaggio che ha abbandonato l’esecutivo nel quinquennio sotto la guida del presidente Macron. L’alto commissario ha deciso quindi di gettare la spugna, mentre la Francia è in ginocchio stretta nella morsa dello sciopero, che ha una adesione e una compattezza che altri paesi europei, primi tra tutti il nostro paese, si sogna.

I francesi non mollano

La resistenza dei francesi quando si tratta di scioperare per difendere i propri diritti è encomiabile e la capacità di non mollare è proverbiale, tanto che i cittadini d’oltralpe sono davvero preoccupati e come pubblicato oggi da Le Figarò, in un sondaggio realizzato da Ifop, degli intervistati ben il 55% teme di avere delle grosse difficoltà, se la protesta continua, nel vedere i propri cari per le feste, motivo per il quale dichiara che non sarebbe accettabile il proseguimento della protesta nel settore trasporti durante il periodo di Natale. Per i restanti invece è totalmente legittimo protestare vista la posta in gioco, anche nel periodo del clou delle festività.

 

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