Caffè Greco, 265 anni di storia: sfratto rinviato, nuova udienza a novembre
Lo storico Caffè Greco di via dei Condotti resta chiuso, ma i gestori puntano alla tutela come bene culturale
Roma – Si arricchisce di un nuovo capitolo la lunga vicenda dell’Antico Caffè Greco, storico ritrovo di artisti e intellettuali in via dei Condotti. Questa mattina l’ufficiale giudiziario, atteso per procedere allo sfratto, ha disposto un nuovo rinvio: l’esecuzione slitta a dopo il 26 novembre, data fissata per la prossima udienza. Nel frattempo il locale si è presentato svuotato degli arredi, rimossi e messi in sicurezza.
La disputa legale va avanti dal 2017, quando è scaduto il contratto di locazione. Da allora i gestori e il proprietario Ospedale Israelitico si confrontano in tribunale. Nel luglio 2024 la Cassazione ha riconosciuto il diritto della proprietà a rientrare in possesso del locale, imponendo però di non snaturarne l’identità storica.
265 anni di storia per il Caffè Greco
Davanti al caffè parlano i lavoratori, trentacinque tra fissi e interinali. “Siamo ottimisti, per noi è una grande perdita sia lavorativa che culturale. Il Caffè Greco è qui da 265 anni e continuerà a esserci”, dichiara Nicola, dipendente a tempo indeterminato.
Anche il titolare Carlo Pellegrini, che gestisce il locale con la moglie Flavia, si dice fiducioso: “A dicembre 2024 il governo ha emanato un decreto che tutela le attività commerciali storiche, riconoscendone il valore culturale”. Pellegrini annuncia di voler spingere per l’esproprio delle mura e si dice pronto a coprire i costi: “Offriamo 800 mila euro l’anno pur di evitare lo sfratto, è un rischio ma necessario”.
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(con fonte AdnKronos)
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