Assoluzione di Zuncheddu: 33 Anni di carcere da innocente

La Corte di Appello di Roma revoca la condanna dopo 33 anni per la strage di Sinnai
Nel processo di revisione, la Corte di Appello di Roma ha assolto Beniamino Zuncheddu, l’ex allevatore di Burcei, che era stato condannato all’ergastolo per la strage di Sinnai (Cagliari) dell’8 gennaio 1991, in cui persero la vita tre pastori. Zuncheddu si è sempre dichiarato innocente, e con questa decisione giudiziaria, dopo 33 anni di carcere, torna libero. La lettura della sentenza è avvenuta oggi in aula, e Zuncheddu ha commentato la decisione definendola “la fine di un incubo”.
Decisive dichiarazioni di Luigi Pinna superstite della strage
Durante un’udienza precedente, il superstite della strage, Luigi Pinna, ha ammesso che durante le indagini, un poliziotto gli mostrò la foto di Zuncheddu indicandolo come il colpevole. Questa ammissione ha contribuito al cambiamento di prospettiva nel processo, portando alla revisione del caso. La Corte di Appello ha emesso l’assoluzione di Zuncheddu “per non aver commesso il fatto”.
Riflessi sull’Errore Giudiziario e il Sistema Investigativo
L’assoluzione di Beniamino Zuncheddu solleva questioni cruciali sull’errore giudiziario e sulla robustezza del sistema investigativo. La sua lunga detenzione, nonostante la sua insistenza sulla sua innocenza, mette in evidenza la necessità di garantire un processo giusto ed equo, nonché la revisione dei casi in luce di nuove prove o ammissioni.
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(con fonte AdnKronos)
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