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Aggiornamento: Conte alla fine del discorso tenuto in aula, che ha avuto come obiettivo quello di tirare al bersaglio contro il suo ministro degli Interni Salvini, ha deciso che l’esecutivo termina qui. In pratica Conte ha dichiarato di aver governato mal sopportando ogni giorno il leader della Lega, dicendo di lui peste e corna, ma tenendoselo stretto per 14 mesi. Insomma, delle comunicazioni poco credibili, perché non è possibile che il presidente del Consiglio si sia accorto, solo quando la Lega in pratica gli ha staccato la spina, che Salvini è un uomo arrogante, pieno di se, con soli interessi personali, che usa gli oggetti religiosi irrispettosamente ecc… Davvero una pessima conclusione questa di oggi del governo giallo-verde. La replica di Matteo Salvini ha avuto come frase d’apertura un “Rifarei tutto esattamente come ho fatto”. Il Ministro degli Interni ha dichiarato che con questo esecutivo si sono fatte cose nella giusta direzione, ma con troppi NO da dovere ingoiare, e che la Lega lascia in questo momento un paese più sicuro. Salvini ha chiuso il suo intervento dichiarando: “Se volete tagliare i parlamentari e andare subito dopo al voto, io, noi della Lega, ci siamo. Se volete salvare la poltrona e fare l’inciucio del scolo con il Pd di Renzi (Zingaretti neppure nominato), auguri.” Gli italiani, se dovesse passare questa ipotesi, secondo Salvini, sapranno come ricompensarli. Conte dunque salirà al Quirinale e rimetterà il mandato: Mattarella farà le consultazione e vedremo dove andrà a parare questo paese, in pieno caldo agostano.

E’ il giorno della resa dei conti. In Senato, l’avvocato prestato alla politica, Giuseppe Conte, si appresta a un arringa per difendere l’operato del suo governo a Palazzo Madama e allo stesso tempo prepara l’atto di accusa per Matteo Salvini e i suoi. Quindici mesi di esecutivo a maggioranza giallo.verde, interrotti poco meno di una quindicina di giorni addietro dal leader della Lega, nonché vicepremier, all’indomani del voto che ha segnato una netta spaccatura tra queste due forze politiche eterogenee sulla Tav, l’alta velocità tra Torino e Lione che un manipolo di facinorosi si ostina a non volere. Siamo arrivati quindi a tirare le somme, per capire che piega prenderà la crisi: in questi giorni le ipotesi si sono, come ogni volta che vi sia una situazione simile, sprecate, ma con oggi, in base a quanto dirà Conte, certamente tutto dovrebbe avere almeno dei contorni ben più delineati. Occhi quindi puntati sul Senato, dove dalle ore 15 inizia la diretta per seguire l’evoluzione di questa crisi d’agosto.

VIDEO DIRETTA DAL SENATO PER LE COMUNICAZIONI DEL PREMIER GIUSEPPE CONTE ALLE ORE 15

https://www.youtube.com/watch?v=RrvX8yxO4k8&feature=youtu.be

 

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