
Putin apre al dialogo con Kiev, ma gli analisti avvertono: “È solo una mossa tattica”
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Dopo l’annuncio di apertura a colloqui diretti con Kiev, gli esperti russi avvertono: nessuna svolta reale, solo un calcolo politico per frenare l’Occidente e logorare l’Ucraina
L’apertura al dialogo con l’Ucraina annunciata da Vladimir Putin nella notte tra sabato e domenica viene accolta con forte scetticismo dagli analisti russi. Secondo Elizaveta Osetinskaya e Tatyana Stanovaya, entrambe esperte in esilio, la mossa del Cremlino rappresenta una manovra diplomatica mirata più a guadagnare tempo che a porre fine alla guerra.
Osetinskaya, sulla newsletter “The Bell”, definisce la proposta “una trappola per l’Ucraina e i suoi alleati europei”, utile a mostrare buona volontà senza però accettare o respingere apertamente il piano di pace elaborato a Parigi. La giornalista ritiene improbabile che Putin partecipi a eventuali negoziati a Istanbul, sottolineando come il Cremlino non abbia alcuna intenzione di rivedere gli obiettivi della guerra o di trattare con Volodymyr Zelensky.
Anche Stanovaya, del Carnegie Russia Eurasia Center, avverte di non farsi illusioni: la Russia non è aperta a concessioni e continua a puntare alla trasformazione dell’Ucraina in uno Stato satellite. La sua lettura è che Mosca stia cercando di evitare un disimpegno degli Stati Uniti, in particolare del presidente Donald Trump, il cui ruolo di mediatore è cruciale per il Cremlino.
Il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, ha confermato la disponibilità a riaprire i negoziati sulla base del formato del 2022, senza però entrare nei dettagli. Le dichiarazioni di Putin, considerate nel contesto delle precedenti “aperture” come la tregua di Pasqua e quella per la Giornata della Vittoria, appaiono quindi più come segnali tattici verso l’Occidente che come reali offerte di pace.
Secondo le analiste, solo profondi cambiamenti interni a Mosca o Kiev, oppure uno scenario militare altamente improbabile, potrebbero portare a una soluzione del conflitto. Fino ad allora, la strategia di Putin resterà focalizzata sull’indebolimento dell’Ucraina e sulla divisione del fronte occidentale.
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(con fonte AdnKronos)
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