Hamas: “Avanti con guerra di logoramento”. Rischio escalation con Hezbollah
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Missili su Israele, accuse all’Iran: cresce la tensione in Medio Oriente
Il leader di Hamas, Yahya Sinwar, ha ribadito la strategia di una “battaglia di logoramento” contro Israele, affermando che il movimento palestinese spezzerà la volontà politica del nemico, come ha già fatto con quella militare. In una lettera inviata al capo degli Houthi dello Yemen, Abdel-Malek al-Houthi, Sinwar si è congratulato per l’attacco missilistico di domenica contro Israele. Questo rappresenta il terzo messaggio ufficiale di Sinwar dal momento della sua elezione a capo di Hamas lo scorso 6 agosto.
Gli Houthi hanno diffuso un video che mostra il lancio di un missile “ipersonico” denominato “Palestina 2”, che ha attraversato più di 2.000 chilometri in soli undici minuti, secondo le loro dichiarazioni. Il missile è stato intercettato dai sistemi di difesa israeliani, ma le schegge hanno ferito nove persone e causato danni nella città di Modiin, vicino a Tel Aviv. Gli Houthi hanno affermato che l’attacco ha scatenato “panico e paura” tra due milioni di cittadini israeliani.
Sul fronte libanese, Israele ha espresso preoccupazione per una possibile escalation con Hezbollah. Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha avvertito che il tempo per un accordo si sta esaurendo e ha dichiarato che una guerra con Hezbollah potrebbe essere imminente. Gallant ha spiegato che il gruppo sciita libanese si sta legando sempre più a Hamas, rifiutando di porre fine al conflitto in corso. “L’unico modo per garantire la sicurezza delle comunità settentrionali di Israele è attraverso un’azione militare“, ha affermato Gallant durante un incontro con il mediatore statunitense Amos Hochstein.
A complicare ulteriormente la situazione, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha dichiarato che Israele sta cercando di provocare una guerra regionale con l’Iran. Pezeshkian ha fatto riferimento all’assassinio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran, che secondo il presidente iraniano è stato un tentativo israeliano di innescare un conflitto su larga scala. “Abbiamo esercitato moderazione finora, ma ci riserviamo il diritto di rispondere“, ha affermato Pezeshkian, sottolineando che l’Iran non rinuncerà al proprio programma missilistico, considerato un “deterrente fondamentale” per la sicurezza del Paese.
Pezeshkian ha negato categoricamente che l’Iran abbia fornito il missile ipersonico utilizzato dagli Houthi, affermando che le armi impiegate dagli yemeniti sono il risultato del loro sforzo autonomo. Il presidente iraniano ha colto l’occasione per criticare gli Stati Uniti e i loro alleati per aver fornito armi a Israele, che sta intensificando la sua offensiva contro Gaza.
Sul fronte umanitario, la situazione a Gaza continua a peggiorare. L’UNRWA ha lanciato un allarme sulle gravi condizioni sanitarie nella Striscia, dove l’accumulo di rifiuti è diventato una minaccia per la salute pubblica. Le due principali discariche del territorio, a est di Khan Younis e Gaza City, sono ora sotto il controllo israeliano, impedendo lo smaltimento dei rifiuti. “Insetti e roditori stanno diffondendo malattie, mettendo a rischio la salute dei residenti”, ha avvertito un portavoce dell’agenzia umanitaria.
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(con fonte AdnKronos)
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