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Mentre Aleksei Navalny è stato dimesso dall’ospedale di Berlino dove si trovava ricoverato, in seguito all’avvelenamento subito in Russia, il Presidente Putin, suo acerrimo avversario, ha affermato durante un colloquio con Emmanuel Macron, avuto il 14 settembre scorso, che l’oppositore si sarebbe avvelenato da solo con il Novichok per motivi imprecisati.

A svelarlo è il quotidiano francese “Le Monde“, che cita fonti che desiderano rimanere anonime. Secondo il giornale transalpino durante la telefonata occorsa tra i due presidenti, Putin si è espresso su Navalny definendolo “Un piantagrane che già in passato ha simulato problemi fisici”. La risposta del dissidente russo non si è fatta attendere: con grande ironia ha spiegato che il «piano geniale era quello di cucinare il Novichok, ingerirlo, imbarcarsi su un aereo per poter poi morire in ospedale a Omsk, dove si sarebbe stabilito che la causa della morte era che aveva vissuto troppo. “Ma Putin mi ha scoperto”».

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