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Aggiornamento 27 ottobre: con la telefonata al Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, che non si trova a Roma e quindi non può essere presente fisicamente, inizierà il nuovo giro di consultazioni che vedranno impegni il Presidente Mattarella, i Presidenti di Camera e Senato, fino ai leader dei partiti. Oggi e domani, presto lo studio alla Vetrata, si deciderà quale sorte avrà questo paese: se avrà un governo che in molti considerano un esecutivo solo anti-Salvini e scongiurare il voto o si andrà a elezioni anticipate, prevista comunque anche la possibilità che l’inquilino del Quirinale cerchi la via di un governo di garanzia, anche se questa ipotesi sembra la meno percorribili. Il capo politico dei 5 Stelle, Di Maio, nella riunione tenuta ieri sera con i suoi, avrebbe detto che il Pd non ha fino a questo momento avanzato nessuna proposta di dialogo per quel che riguarda il programma, ma che si sia preoccupato soltanto di “poltrone” da assegnare ai suoi (ministeri), affermando anche che di essre “Stufo di questi giochetti”. A quanto pare neppure l’ok a Conte nuovamente Presidente del Consiglio pare sia arrivato dai democratici, tanto da indispettire Di Maio che farebbe anche a meno di incontrare nuovamente i vertici del Pd, visto che questo punto è assolutamente indispensabile per discutere il resto. Insomma, come al solito, l’unico obiettivo è la poltrona assicurata, contro il pericolo del voto e il dover essere travolti dalla Lega e dal resto del centrodestra.

Aggiornamento 26 ottobre: l’ufficio stampa del Quirinale, ha comunicato ufficialmente che le consultazioni inizieranno domani alle 16 e si concluderanno mercoledì sera. I big, saranno dal Presidente della Repubblica, nello studio alla Vetrata, mercoledì, cominciando con Fratelli d’Italia alle 11, per passare al pomeriggio quando alle 16 saliranno al colle il Partito Democratico, a seguire alle 17 Forza Italia, poi la Lega di Salvini alle 18 e infine alle 19 i Cinque Stelle.

La notizia della prima ora

Mattarella va in pressing per capire a che punto siano le trattative per la formazione di un eventuale nuovo governo: il Presidente della Repubblica ha bisogno di capire come far stilare il calendario delle nuove consultazioni, che dovrebbero partire da domani e per questo motivo ha chiesto alle forze politiche di fornire un quadro della situazione entro le 19 di questa sera. In attesa di capire se davvero si trova la quadra per un nuovo governo, qualora ci siano gli intenti per procedere, Mattarella potrebbe così fissare il nuovo gior di consultazioni già da domani pomeriggio, estendendoli a mercoledì; qualora invece non vi è un accordo, allora il Presidente potrebbe convocare già per domani mattina le consultazioni, per dare una risposta più rapida per porre fine alla crisi, che sia lo scioglimento delle camere o un eventuale governo di garanzia, che difficilmente sembra però possa trovare una maggioranza che lo sostenga in Parlamento. Entro questa sera il quadro dovrebbe quindi delinearsi in un senso, o nell’altro.

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