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Un vero e proprio massacro quello di ieri nel centro di detenzione migranti alla periferia di Tripoli, bombardato dal Generale Haftar con un raid aereo effettuato nella città di Tajoura. Oltre quaranta i morti e circa una ottantina i feriti, ma il bilancio è certametne destinato a salire, viste le gravi condizioni di alcuni feriti. Il governo di unità nazionale guidato dal primo ministro Fayez al Serraj, non ha usato mezzi termini per accusare il suo rivale e le forze dell’Lna del generale Khalifa Haftar, parlando di attacco premeditato, con l’intento proprio di colpire quell’obiettivo, “Un crimine odioso”. Forte preoccupazione dell’Agenzia delle Nazioni Unite Unhcr, che si occupa di rifugiati: “Questo bombardamento ci preoccupa estremamente. – ha scritto l’Agenzia su Twitter – I civili non devono mai essere un obiettivo”.

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