Omicidio tabaccaia a Foggia, confermato movente rapina

Rapina come movente dell’omicidio
Secondo quanto emerso nelle indagini condotte dal procuratore di Foggia e dai carabinieri, il movente dell’omicidio della tabaccaia avvenuto a Foggia è stato confermato come una rapina. Un 43enne è stato fermato ed è accusato di essere il responsabile dell’omicidio e della rapina. Durante la conferenza stampa, è stato rivelato che il sospettato ha cambiato abiti dopo il crimine.
Coinvolgimento di terzi
Il cellulare, portato via alla vittima anziana, è stato venduto a terzi che hanno collaborato con le autorità nell’indagine e nella ricostruzione degli eventi. Gli inquirenti hanno utilizzato una serie di strumenti investigativi, tra cui la conoscenza del territorio, intercettazioni, telecamere, servizi di osservazione e pedinamento per risalire al responsabile. Le autorità hanno affrontato diverse difficoltà iniziali, tra cui l’assenza di telecamere di sorveglianza. Tuttavia, sono state sfruttate anche le telecamere private disponibili per ottenere immagini utili all’indagine.
Un bambino chiama e ringrazia i carabinieri per il fermo del presunto autore
Dopo il fermo del sospettato, un bambino di sette anni ha chiamato i carabinieri per ringraziarli. Questo ringraziamento è stato considerato un segno di apprezzamento per l’arresto del responsabile da parte della comunità locale.
Il procuratore della Repubblica di Foggia ha sottolineato la necessità di migliorare la sicurezza a Foggia, inclusa l’installazione di telecamere pubbliche e un sistema integrato con telecamere private per prevenire futuri reati.
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(con fonte AdnKronos)
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