
Incontro Vance-Papa Leone XIV: Usa e Vaticano verso un nuovo dialogo
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Dopo l’inaugurazione del pontificato, il vicepresidente e il segretario di Stato Usa si sono recati in Vaticano per rafforzare le relazioni bilaterali
Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance ha incontrato oggi in Vaticano Papa Leone XIV. L’udienza, durata circa 45 minuti, si è conclusa intorno alle 8.40 del mattino, secondo quanto riferito da un portavoce della vicepresidenza americana. Vance era arrivato poco prima, alle 7.56.
L’incontro odierno segue quello formale di ieri, durante la cerimonia di inaugurazione del pontificato, in cui Vance e il Segretario di Stato Marco Rubio hanno avuto il loro primo contatto ufficiale con Leone XIV, il primo pontefice statunitense nella storia della Chiesa.
Il Washington Post sottolinea come la leadership americana stia cercando di riallacciare i rapporti con la Santa Sede e costruire una nuova intesa con il Papa appena eletto. L’obiettivo condiviso è quello di affermarsi come “costruttori di pace”, in linea con la visione promossa dalla Casa Bianca e dallo stesso Leone XIV.
Il clima appare ora più disteso rispetto a un mese fa, quando Vance aveva incontrato Papa Francesco. Quell’udienza, seguita dalla morte di Bergoglio il giorno successivo, era stata segnata da tensioni legate alle critiche rivolte da Francesco a Trump e a Vance, accusato di aver distorto un concetto teologico per giustificare la repressione migratoria.
Ora, con Leone XIV, le premesse per un dialogo più costruttivo sembrano esserci. Papa Prevost ha già espresso il desiderio di intervenire nei principali conflitti globali e gli Stati Uniti intendono collaborare, a partire dal Medio Oriente e dall’Ucraina. Il pressing americano per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas, così come gli sforzi dell’amministrazione Trump per una soluzione diplomatica del conflitto ucraino, sono indicati come esempi di questa convergenza.
Restano però divergenze profonde, soprattutto in tema di immigrazione e giustizia sociale. Leone XIV, noto per le sue posizioni critiche verso le politiche anti-migranti, ha espresso opinioni chiare sui social già prima dell’elezione. Anche se in pubblico si mantiene la volontà di dialogo, fonti statunitensi ammettono che su questo fronte il divario con l’amministrazione Trump è probabilmente insanabile. Marco Rubio, tuttavia, ha dichiarato al Washington Post che “arginare il flusso migratorio di massa” non è in contraddizione con i principi cattolici e che un confronto sincero è ancora possibile.
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(con fonte AdnKronos)