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Gb, Discorsi antisemiti dei Pasdaran a studenti musulmani in Gran Bretagna
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La Charity Commission, organizzazione indipendente con il potere di indagare enti di beneficenza che violano le norme, sta attualmente indagando una serie di video in cui alcuni generali dei Guardiani della Rivoluzione iraniani si rivolgono agli studenti musulmani in Gran Bretagna. In questi filmati, si pronunciano discorsi antisemiti e negazionisti, creando preoccupazioni tra le autorità britanniche.
Contenuti dei Video
I video mostrano discorsi di leader dei Pasdaran, con l’obiettivo presumibile di radicalizzare i musulmani britannici. Secondo alcuni parlamentari, tali discorsi incitano alla violenza e potrebbero coinvolgere complotti per rapire o uccidere sul suolo britannico. Uno dei video, registrato in live streaming, mostra il comandante Hossein Yekta esortare gli studenti a diventare “ufficiali della soft-war”. Un altro video, del gennaio 2021, glorifica la morte di Qassem Soleimani, comparando la sua morte a una scena del film Terminator 2.
Sanzioni in Esame
La Charity Commission sta esaminando attentamente i video e stanno valutando eventuali sanzioni contro gli enti di beneficenza coinvolti. Le indagini si concentrano su due video che mostrano discorsi di leader dei Pasdaran, con il coinvolgimento dell’Associazione degli studenti islamici della Gran Bretagna (Isa) e i suoi affiliati. L’Isa, fondata per promuovere l’ideologia dell’ayatollah Khomeini, è coinvolta nei video, utilizzando il centro islamico Kanoon Towhid come luogo di incontro.
Richieste di Azioni da Parte dei Politici
La deputata conservatrice Alicia Kearns ha definito i discorsi uno “sfrontato atto di radicalizzazione” e ha chiesto che i Pasdaran vengano aggiunti all’elenco dei gruppi terroristici vietati nel Regno Unito. Ha esortato il governo a rendere illegali eventi che rappresentano “un rischio per la stabilità del nostro Paese”. La deputata Kearns ha sottolineato la gravità dei discorsi e ha chiesto azioni decisive per garantire la sicurezza del Regno Unito. La Charity Commission è in stretto contatto con le autorità per determinare le sanzioni appropriate.
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(con fonte AdnKronos)
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