Israele-Iran: Netanyahu promette azioni decisive e difende sicurezza Stato ebraico
Dichiarazioni forti del premier israeliano sulle capacità militari contro Teheran, mentre l’Iran minaccia una risposta imminente. Intanto la Casa Bianca ribadisce sostegno a Israele
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, parlando a una cerimonia di chiusura del corso ufficiali delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), ha dichiarato che “oggi Israele ha più libertà di azione in Iran di quanta ne abbia mai avuta” e che “può raggiungere qualsiasi luogo in Iran, se necessario”. Netanyahu ha ribadito che il suo principale obiettivo è impedire all’Iran di sviluppare armi nucleari, una minaccia percepita dallo Stato ebraico come esistenziale.
Le tensioni tra Israele e Iran, storici avversari geopolitici, si sono intensificate in seguito all’ultimo attacco israeliano contro installazioni militari iraniane, descritto da Teheran come “un atto disperato” che riceverà “una risposta brutale”, secondo Mohammad Mohammadi Golpayegani, capo dello staff della Guida Suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei. L’agenzia di stampa iraniana Tasnim ha riportato queste parole, sottolineando che l’Iran intende rispondere in modo “definitivo e doloroso”, probabilmente prima delle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre. L’operazione israeliana in Iran viene percepita come un’ulteriore provocazione, e l’Iran ha avvisato che Israele “se ne pentirà”.
Negli Stati Uniti, la Casa Bianca ha espresso il proprio sostegno incondizionato a Israele, ribadendo che l’alleato potrà contare su Washington nel caso di una rappresaglia iraniana. Tuttavia, ha invitato Teheran a non reagire all’attacco israeliano, tentando di mantenere un equilibrio nella complessa regione mediorientale. Parallelamente, gli inviati statunitensi per il Medioriente, Amos Hochstein e Brett McGurk, sono giunti in Israele per discutere un possibile cessate il fuoco con Hezbollah. Durante il loro incontro, Netanyahu ha sottolineato che la priorità non risiede nelle carte degli accordi, ma nella capacità e determinazione israeliana a difendere la propria sicurezza, insistendo sulla necessità di garantire che qualsiasi intesa non metta a rischio lo Stato ebraico.
La minaccia iraniana, amplificata dalle dichiarazioni di Netanyahu, ha suscitato forti reazioni in Israele, mentre le parti interessate temono un conflitto più ampio che potrebbe coinvolgere altre nazioni e influenzare le dinamiche regionali.
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(con fonte AdnKronos)
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