Israele continua gli attacchi in Libano: Netanyahu “Nessuna tregua”
Il conflitto si intensifica mentre crescono le pressioni internazionali per un cessate il fuoco
Israele sta intensificando le sue operazioni militari in Libano, nonostante le crescenti pressioni internazionali per un cessate il fuoco. Oggi, 26 settembre, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito le indiscrezioni secondo cui avrebbe acconsentito a una tregua con condizioni, affermando che la notizia non corrisponde al vero. “La notizia del cessate il fuoco non è vera. Si tratta di una proposta franco-americana alla quale non ho nemmeno risposto”, ha dichiarato Netanyahu tramite una nota ufficiale. Inoltre, ha incaricato le Forze di Difesa Israeliane (IDF) di proseguire le operazioni militari con determinazione, sottolineando che i combattimenti continueranno fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi stabiliti.
La proposta franco-americana
La proposta di cessate il fuoco a cui fa riferimento Netanyahu è stata avanzata in una dichiarazione congiunta dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dal presidente francese Emmanuel Macron. Questa iniziativa segue una serie di bombardamenti che hanno causato la morte di oltre 600 persone nelle ultime settimane. “È tempo di un accordo sul confine tra Israele e Libano che garantisca sicurezza e protezione ai civili, consentendo loro di tornare a casa“, hanno affermato i leader.
Raid notturni e vittime civili
Nel frattempo, l’esercito israeliano ha continuato i raid, colpendo circa 75 obiettivi di Hezbollah, inclusi depositi di armi e strutture militari. Secondo il ministero della Sanità libanese, gli attacchi della notte scorsa hanno provocato almeno 13 morti, ma non è stato specificato se tra le vittime vi siano civili o combattenti di Hezbollah. Le operazioni hanno avuto un impatto devastante su città come Yunein, Aita al Chaab e Qana, dove i soccorritori continuano a cercare sopravvissuti tra le macerie.
Divisioni nel governo israeliano
Il governo israeliano appare diviso sulla questione di una tregua. Mentre i membri di destra esortano Netanyahu a rifiutare qualsiasi proposta di cessate il fuoco, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha dichiarato su Twitter che l’obiettivo dovrebbe essere quello di “schiacciare Hezbollah” per prevenire future minacce. D’altro canto, l’opposizione, rappresentata dal leader Yair Lapid, sostiene che Israele dovrebbe accettare la proposta di Biden e Macron, anche se limitata a una settimana. Lapid ha avvertito che ogni violazione del cessate il fuoco comporterebbe una risposta militare immediata da parte di Israele.
Le minacce di Hezbollah
Hezbollah ha intensificato il suo rhetoric, affermando di aver lanciato un missile balistico verso Israele, dotato di una testata di 500 chilogrammi e con una gittata di 190 chilometri. Sebbene il missile sia stato intercettato dal sistema di difesa aerea israeliano, il gruppo militante ha dichiarato di aver preso di mira il quartier generale del Mossad vicino a Tel Aviv, dimostrando la determinazione di Hezbollah a rispondere agli attacchi israeliani.
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(con fonte AdnKronos)
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