Condannato in appello per violenza sessuale, ribaltata sentenza choc Macerata
Corte d’Appello di Ancona condanna a tre anni il 31enne assolto in primo grado perché secondo i giudici la ragazza “poteva immaginarsi i possibili sviluppi della situazione”
.La Corte d’Appello di Ancona ha condannato a tre anni di carcere un 31enne per violenza sessuale su una minorenne, ribaltando la sentenza di assoluzione pronunciata in primo grado dal tribunale di Macerata. I fatti risalgono al 2019, quando l’uomo, allora 25enne, era accusato di aver abusato della ragazza, all’epoca 17enne, dopo essersi appartato in auto con lei.
In primo grado, i giudici avevano assolto l’imputato sostenendo che la giovane “aveva già avuto rapporti e poteva immaginarsi i possibili sviluppi della situazione”, una motivazione che aveva provocato un’ondata di indignazione pubblica e politica.
“Dopo essere sprofondati nel Medioevo, ci siamo riavvicinati al 2025 – ha commentato all’Adnkronos l’avvocato Fabio Maria Galiani, difensore della vittima – L’importante è che sia stato riaffermato il diritto di ogni donna di decidere liberamente quale e quanta intimità concedere a un uomo, senza esserne oggetto per aver dato un bacio”.
Le motivazioni della sentenza d’appello saranno depositate entro 90 giorni. La decisione della Corte d’Appello segna un punto fermo nel dibattito sulla tutela delle vittime di violenza sessuale e sulla necessità di un linguaggio giudiziario rispettoso dei diritti e della dignità delle donne.
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(con fonte AdnKronos) violenza sessuale
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