Trump-Netanyahu, nuovo vertice alla Casa Bianca: “Cessate il fuoco a Gaza sempre più vicino”
Secondo incontro in 24 ore tra il presidente Usa e il premier israeliano. A Doha ripresi i negoziati tra Israele e Hamas. Si lavora a una tregua di 60 giorni con il rilascio di ostaggi
Secondo colloquio in 24 ore alla Casa Bianca tra Donald Trump e Benjamin Netanyahu, con al centro ancora una volta la guerra a Gaza e i negoziati in corso a Doha tra Israele e Hamas. Il faccia a faccia, durato circa due ore e tenuto a porte chiuse, ha fatto seguito a un incontro del premier israeliano con il vicepresidente JD Vance e con lo speaker della Camera Mike Johnson.
Netanyahu, parlando alla stampa dopo il colloquio con i leader repubblicani, ha ribadito che la campagna militare israeliana a Gaza “non è finita”, ma ha riconosciuto che “i negoziatori stanno certamente lavorando” per arrivare a un cessate il fuoco. “Dobbiamo ancora liberare tutti i nostri ostaggi ed eliminare le capacità militari e governative di Hamas”, ha aggiunto, citato dalla BBC.
Accordo in vista: tregua di 60 giorni e rilascio di ostaggi
L’inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha dichiarato che le parti stanno colmando le distanze sui nodi che finora avevano impedito l’intesa. In particolare, si lavora a una tregua di 60 giorni, che comprenderebbe il rilascio di 10 ostaggi vivi e il recupero delle salme di altri 9 detenuti da Hamas.
Fonti Usa confermano un cauto ottimismo. Lunedì, prima del vertice Trump-Netanyahu, una delegazione del Qatar ha incontrato a Washington alcuni funzionari americani per ore. Il Qatar, che svolge il ruolo di mediatore nei colloqui, ha però frenato sull’ottimismo, definendo i tempi ancora incerti.
“Non credo di poter fornire una tempistica al momento, ma avremo bisogno di più tempo”, ha spiegato il portavoce del Ministero degli Esteri di Doha, Majed Al-Ansari.
La posizione della Casa Bianca
Il presidente Trump, parlando ai giornalisti, ha definito “molto positivi” i progressi nei colloqui. La priorità resta la liberazione degli ostaggi e l’avvio di una tregua sostenibile, che possa aprire a una fase diplomatica più ampia nella regione.
Resta, tuttavia, la linea ferma di Israele sull’obiettivo di annientare Hamas, mentre la comunità internazionale guarda con attenzione all’evolversi della situazione sul campo e al possibile annuncio di un accordo nelle prossime settimane.
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(con fonte AdnKronos)
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