Cassazione conferma condanna per omicidio colposo del medico omeopata Mecozzi
La morte del bambino di 7 anni causata da una grave otite trattata solo con rimedi omeopatici. Il verdetto della Cassazione sancisce la responsabilità medica
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per omicidio colposo inflitta al medico omeopata Massimiliano Mecozzi, già stabilita dalla Corte d’appello di Ancona, in merito alla morte del piccolo Francesco Bonifazi, avvenuta nel maggio 2017. Il bambino, di soli 7 anni, era deceduto a causa di un’otite degenerata in encefalite, trattata esclusivamente con rimedi omeopatici senza la somministrazione di antibiotici, nonostante il peggioramento delle sue condizioni cliniche.
Il medico aveva sottovalutato il quadro clinico, ignorando le raccomandazioni delle linee guida mediche che richiedevano la somministrazione di antibiotici. Secondo la ricostruzione del processo, Mecozzi avrebbe addirittura scoraggiato i genitori dall’uso di farmaci convenzionali, paventando gravi effetti collaterali come sordità e coma epatico. Questa condotta negligente ha portato alla morte del bambino, che poteva essere evitata con un intervento medico appropriato.
La famiglia di Francesco, rappresentata dall’avvocato Federica Mancinelli, ha accolto con sollievo la conferma della condanna, considerandola un riconoscimento della verità e un segnale per evitare futuri casi simili. Anche l’Unione Nazionale Consumatori, con l’avvocato Corrado Canafoglia, ha sottolineato l’importanza della sentenza come monito per l’utilizzo responsabile dell’omeopatia.
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(con fonte AdnKronos)
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