
Omicidio Sara Campanella: Stefano Argentino conferma il delitto davanti al pm
L’interrogatorio di garanzia nel carcere di Messina: il 26enne non chiarisce le motivazioni del gesto. Il legale rinuncia alla difesa
È durato circa due ore l’interrogatorio di garanzia di Stefano Argentino, il 26enne accusato dell’omicidio di Sara Campanella, la studentessa di 22 anni uccisa a Messina. Davanti al pm, l’indagato ha confermato di aver commesso il delitto, senza però fornire spiegazioni sulle motivazioni del gesto.
“Argentino ha confermato i fatti e ha risposto ad alcune domande, ma non è entrato nei dettagli”, ha dichiarato il suo avvocato, Raffaele Leone, aggiungendo che il giovane era “lucido ma frastornato”. Secondo il legale, Argentino avrebbe cercato un confronto con la vittima: “Voleva parlare con lei, cercare un chiarimento”. Durante l’interrogatorio, il 26enne è tornato più volte sul rapporto con Sara, ribadendo di provare interesse per lei.
Il difensore ha definito il delitto “un classico femminicidio” e ha descritto l’indagato in “uno stato di profonda prostrazione”. Tuttavia, alla domanda se Argentino si fosse mostrato pentito, l’avvocato ha risposto: “Pentito è una parola grossa”.
Al termine dell’interrogatorio, Leone, come preannunciato, ha confermato la sua rinuncia alla difesa, motivandola con la sua specializzazione in diritto civile.
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(con fonte AdnKronos)
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