Hamas non restituisce corpo Shiri Bibas ma nella bara c’è un’altra donna: bimbi invece trucidati
Le autorità israeliane confermano che il corpo restituito non appartiene a Shiri Bibas. Israele accusa Hamas di violazione dell’accordo sul cessate il fuoco. Il corpo sembra appartenere a una donna palestinese. I bimbi Aierl e Kfir sono stati trucidati e non uccisi da fuoco israeliano
In un episodio che ha ulteriormente inasprito le tensioni tra Israele e Hamas, ieri 20 febbraio sono stati restituiti i corpi dei piccoli Ariel e Kfir Bibas, rapiti insieme alla madre Shiri dal kibbutz di Nir Oz il 7 ottobre 2023. Tuttavia, quello che doveva essere il corpo della loro madre non corrisponde. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno confermato che, dopo l’identificazione condotta dall’Abu Kabir Forensic Institute, il cadavere non appartiene a Shiri Bibas. Si tratta di una donna palestinese della Striscia di Gaza, la cui identità non è stata ancora accertata.
Le morti di Ariel e Kfir: uccisi durante la prigionia
La conferma della morte dei piccoli Ariel, 4 anni, e Kfir, 10 mesi, ha gettato un’ombra di profonda tristezza sulla vicenda. Le autorità israeliane ritengono che i bambini siano stati uccisi brutalmente circa un mese dopo il rapimento, in netto contrasto con la versione fornita da Hamas, che aveva sostenuto fossero morti durante un attacco aereo israeliano. Israele ha accusato i miliziani di Hamas di averli assassinati durante la loro prigionia, sottolineando la gravità della crudeltà mostrata nei confronti dei due innocenti.
Netanyahu accusa Hamas di “cinismo e crudeltà”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha reagito con veemenza alla scoperta, accusando Hamas di “cinismo indescrivibile”. In un video messaggio, ha denunciato la scelta dei miliziani di sostituire il corpo di Shiri Bibas con quello di una donna palestinese. Netanyahu ha dichiarato che questa azione rappresenta una grave violazione dell’accordo sul cessate il fuoco, sottoscritto con l’obiettivo di facilitare il ritorno degli ostaggi e dei corpi. Ha promesso che Israele non lascerà impunito questo gesto e che Hamas pagherà per questo tradimento degli accordi.
La risposta americana: l’intervento di Adam Boehler
L’inviato speciale del presidente Donald Trump, Adam Boehler, ha espresso il suo disappunto per la mancata restituzione del corpo di Shiri Bibas e ha ribadito la richiesta americana di liberare tutti gli ostaggi ancora trattenuti. Boehler ha dichiarato che, oltre ai quattro americani ancora trattenuti, Hamas deve rilasciare anche i corpi di altri cittadini statunitensi per evitare una reazione militare drastica. Le sue parole sono state chiare: se Hamas non si conformerà, dovrà affrontare gravi conseguenze militari.
La situazione attuale: un delicato equilibrio infranto
La mancata restituzione del corpo di Shiri Bibas rappresenta un duro colpo per gli sforzi di mediazione tra Israele e Hamas. Questo episodio rischia di compromettere ulteriormente la già fragile tregua, mettendo in discussione l’efficacia degli accordi di cessate il fuoco. Israele continua a chiedere il rilascio di tutti i suoi ostaggi, sia vivi che morti, e ha promesso di intensificare la pressione diplomatica e militare su Hamas per ottenere giustizia.
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(con fonte AdnKronos)
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