
Salman Rushdie, fu Khomeini a “condannarlo a morte” con la fatwa del 1986
-
Meloni-Onu: “Russia e Israele oltre il limite, servono regole nuove”
-
Roma, arrestato trentenne: 70 kg di droga nascosti in auto “caveau” VIDEO
-
Tromba d’aria spiaggia di Maccarese: ombrelloni in volo, panico tra i bagnanti VIDEO
-
Cima Falkner si sgretola, vietati sentieri e vie alpinistiche nel Brenta VIDEO
Salman Rushdie, 75 anni, diventò famoso in tutto il mondo con il suo libro “I figli della mezzanotte” nel 1981. Ma lo scrittore anglo indiano è stato anche uno dei primi intellettuali accusati di blasfemia contro l’Islam, con minacce di morte in seguito alla sua opera “I versetti satanici”, che lo hanno costretto a vivere nove anni nascosto sotto la protezione dei servizi britannici.
A condannare a morte lo scrittore, fu una ‘fatwa” del leader supremo iraniano, l’ayatollah Khomeini, pronunciata il 14 febbraio 1986. L’Iran offrì anche 3 milioni di ricompensa per chi avesse assassinato Rushdie. In numerosi Paesi musulmani vi furono manifestazioni di protesta, con copie del libro ‘blasfemo’ bruciate in pubblico e librerie devastate. Rushdie, che allora viveva a Londra, fu messo sotto la protezione dei servizi di sicurezza britannici. Ma intanto il suo traduttore giapponese, Igarashi Hitoshi, fu assassinato nel 1991 e vari altri traduttori furono aggrediti, fra cui l’italiano Ettore Capriolo. Nel 2000, lo scrittore si è trasferito negli Stati Uniti, dove vive tutt’ora e ha acquisto la cittadinanza americana. Nel 2005, la fatwa fu rinnovata dall’attuale leader spirituale iraniano, Ayatollah Ali Khamenei.
LE ULTIME NOTIZIE
(AdnKronos)
-
Sport15 ore ago
Sinner-Atmane Pechino, orario e diretta tv del match di sabato
-
Primo Piano15 ore ago
Trump, nuovo piano di pace per Gaza: accordo in 21 punti
-
News14 ore ago
Caso Garlasco Sempio, genitori sentiti per 7 ore: «Mai corrotto nessuno»
-
Sport20 ore ago
MotoGp Giappone Marquez cerca il match point a Motegi, Qualifiche e Sprint