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3 febbraio 2022Da oggi anche i Medici di medicina generale possono prescrivere le nuove terapie per la cura del Diabete di tipo 2 (che in Italia interessa più di 3,6 milioni di persone), grazie all’approvazione della NOTA 100 da parte dell’Agenzia italiana del Farmaco (AIFA). Si tratta di un passaggio molto atteso, richiesto sia dalle Associazioni di pazienti sia dai Medici, che consentirà alla Medicina generale di acquisire un ruolo primario nella gestione integrata del Diabete.

L’impatto della malattia dal punto di vista clinico, sociale ed economico sul Servizio sanitario nazionale (SSN) e sui Servizi sanitari regionali (SSR) è molto importante. I dati diffusi dal Rapporto Arno indicano che:

  • 7-8 anni è la riduzione di aspettativa di vita nella persona con Diabete non in controllo glicemico, il 60% almeno della mortalità per malattie cardiovascolari è associata al Diabete, il 38% dei cittadini con Diabete ha insufficienza renale (può portare alla dialisi), il 22% ha retinopatia, il 3% ha problemi agli arti inferiori e piedi.
  • Il 32% dei soggetti è in età lavorativa (20-64 anni), con prevalenza del 10% fra le persone di 50-69 anni, l’8% del budget del SSN è assorbito dal Diabete con oltre 9,25 miliardi di euro di soli costi diretti, a cui ne vanno aggiunti 11 di costi indiretti; la spesa, desunta dai flussi amministrativi, indica una cifra doppia rispetto ai cittadini non diabetici.

Attraverso la Nota 100 AIFA, che apre la prescrizione di queste terapie ai Medici di base, si genera adesso una grande opportunità. Ma questo nuovo scenario da anni atteso e auspicato, consentirà un più rapido accesso alle cure per i cittadini, consentendo un onere organizzativo ridotto, una semplificazione dei percorsi di presa in carico, liberando spazi utili per le liste d’attesa? Per rispondere a questa e ad altre domande sul tema, Motore Sanità, in collaborazione con Mondosanità, ha organizzato il Talk Webinar Nota 100 – una vittoria per tutti, coinvolgendo i principali attori della filiera.

Finalmente c’è un avvicinamento della medicina al cittadino, che potrà essere curato nel proprio territorio con quel contatto diretto che c’è sempre con il proprio medico di famiglia”, è il commento di Stefano Nervo, Presidente Diabete Italia: “Un’ottima notizia, per la quale anche noi di Diabete Italia avevamo più volte sollecitato AIFA. I punti che dobbiamo ancora capire su come evolverà la situazione vertono sostanzialmente sulle domande: la medicina generale è pronta? Quanti sono al momento i medici di famiglia che sono già in grado di gestire tutto? Che necessità ci saranno di formare ulteriormente questi professionisti? Dal punto di vista del paziente, dato che il livello di vicinanza dei medici di famiglia è gestito in maniera diversa da ciascuna Regione, dovremmo poi cercare di capire che cosa potrà eventualmente impedire l’attuazione di questa nuova apertura. Al di là delle domande, speriamo che con l’approvazione della NOTA 100 anche le liste di attesa, ciò che ci siamo persi in questi due anni di pandemia, possa essere recuperato”.

 

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