
Arresto sindaco Sorrento: tra indagati anche collaboratore della vicepresidente Ue Pina Picierno
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Tangenti e appalti pilotati: 22 perquisizioni in Campania. Tra i nomi emersi anche Giuseppe Razzano, legale rappresentante di una società legata alla promozione del brand Sorrento
Nuovo terremoto giudiziario in Campania. Il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, è stato arrestato con l’accusa di corruzione nell’ambito di un’inchiesta che ha portato alla luce un presunto giro di tangenti legato all’assegnazione di appalti pubblici. Insieme a lui è finito in manette anche Francesco Di Maio, suo stretto collaboratore. Secondo quanto emerso, entrambi avrebbero intascato una mazzetta da 6.000 euro da un imprenditore locale.
L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza della compagnia di Massa Lubrense e coordinata dalla Procura di Torre Annunziata, guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso. Le indagini si concentrano su diverse gare pubbliche bandite dal Comune, tra cui quella per la promozione del “Brand Sorrento”.
Tra i 22 soggetti sottoposti a perquisizione nei giorni scorsi figura anche Giuseppe Razzano, 43 anni, rappresentante legale della società “Comunicando”, vincitrice nel 2021 dell’appalto per la promozione turistica del marchio cittadino. La società, specializzata in campagne pubblicitarie e comunicazione, secondo gli inquirenti non avrebbe posseduto uno dei requisiti previsti dal bando. Razzano risulta attualmente collaboratore di un ufficio collegato alla vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno (PD).
L’indagine apre uno squarcio inquietante sulla gestione degli appalti a Sorrento e coinvolge nomi insospettabili, suscitando forti reazioni anche sul piano politico. Nessuna dichiarazione ufficiale è stata ancora rilasciata dall’entourage di Picierno, ma la posizione del suo collaboratore è destinata a sollevare interrogativi anche in ambito europeo.
L’inchiesta è ancora in corso e la Procura ha fatto sapere che sono al vaglio ulteriori documenti acquisiti nel corso delle perquisizioni.
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(con fonte AdnKronos)
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