Revisione processo Strage di Erba: difesa cerca di smontare verdetto storico
La difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati per la strage di Erba, cerca di ribaltare il verdetto storico attraverso nuove prove e critiche all’indagine
La difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo per la strage di Erba, si impegna in un’ardua battaglia legale per dimostrare il più grande errore giudiziario della storia. Oggi, davanti ai giudici della corte d’appello di Brescia, gli avvocati Fabio Schembri, Nico D’Ascola, Patrizia Morello e Luisa Bordeaux proveranno a mettere in discussione il verdetto che ha retto per oltre 17 anni, sostenendo la richiesta di revisione del processo.
La difesa si focalizza su tre pilastri dell’accusa: le confessioni degli imputati, il ricordo dell’unico testimone oculare e la prova scientifica. Riguardo alle confessioni, la difesa le definisce “false”, evidenziando errori e discrepanze nei racconti. L’analisi degli esperti suggerisce che le confessioni sono inconsistenti e prive di dettagli specifici, presentando caratteristiche tipiche di false confessioni.
Anche il racconto del sopravvissuto Mario Frigerio viene messo in discussione, con la difesa che sostiene che la sua testimonianza non sia genuina a causa di una presunta intossicazione da monossido di carbonio che avrebbe alterato le sue capacità cognitive.
La difesa solleva anche critiche riguardo alla prova scientifica, contestando la presenza di una sola macchia di sangue trovata sull’auto di Olindo Romano e la trasparenza delle operazioni condotte dai carabinieri.
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(con fonte AdnKronos)
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