Meloni incontra l’Anm: dialogo su riforma giustizia, ma restano fermi i principi cardine
Il governo ribadisce che la riforma della giustizia non è contro i magistrati, ma nell’interesse dei cittadini. L’Anm si oppone per motivi tecnici e non politici. Possibili modifiche solo nella fase attuativa
Oggi a Palazzo Chigi si terrà un incontro tra il governo e l’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) guidata da Cesare Parodi. Al centro del colloquio la riforma della giustizia promossa dal ministro Carlo Nordio, che prevede, tra le altre cose, la separazione delle carriere tra giudice e pubblico ministero, l’istituzione di una Alta Corte e due Consigli Superiori della Magistratura distinti.
Sciopero dei giudici: l’Anm critica la riforma
L’incontro arriva dopo uno sciopero dei giudici che ha visto l’80% delle adesioni. L’Anm sottolinea che l’opposizione alla riforma è motivata da ragioni tecniche, temendo che il pubblico ministero possa finire sotto l’influenza dell’esecutivo. Inoltre, l’Anm vuole chiarimenti su voci che parlano della possibilità di togliere il controllo della polizia giudiziaria ai pm, un tema che ha destato preoccupazione tra i magistrati.
Riforma blindata, ma il dialogo è aperto
Il governo ha assicurato che l’impianto principale della riforma resta blindato, ma sarà aperto all’ascolto delle posizioni dell’Anm e valuterà eventuali modifiche solo nella fase attuativa. Il confronto resta aperto, ma il governo intende mantenere un approccio pacato e rispettoso del ruolo della magistratura.
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(con fonte AdnKronos)
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