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Si allarga la crisi tra Russia e Ucraina. Dopo la decisione del presidente russo Vladimir Putin di riconoscere l’indipendenza delle regioni separatiste di Donetsk e Lugansk sono arrivate le prime sanzioni da Usa, Gran Bretagna e Ue. Per la Nato si attende un “attacco su larga scala”. Annullato l’incontro tra Blinken e Lavrov previsto per giovedì e, fa sapere la Casa Bianca, non ci potrà essere nessun summit tra Biden e Putin se non ci sarà una de-escalation.

———————————- T I M E L I N E ———————————-

ORE 22.31 – L’appello dei leader separatisti del Donbass alla Russia perché intervenga contro “l’aggressione di Kiev” è “un esempio di un’operazione sotto falsa bandiera”, di pretesto che Mosca vuole utilizzare per giustificare un attacco contro l’Ucraina. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con i giornalisti.

ORE 22.07 – I leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk Denis Pushilin e Leonid Pasechnik hanno chiesto al presidente russo Vladimir Putin “assistenza per respingere l’aggressione delle forze ucraine” e per evitare vittime tra i civili. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

ORE 21.52 – Le truppe russe sono “in un avanzato stato di preparazione” per condurre un’azione militare in Ucraina “virtualmente in qualsiasi momento”. Lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby in un briefing con i giornalisti.

ORE 21.46 – “Diciamo da giorni che le truppe russe sono in posizione da attacco, non è cambiato niente, non c’è una nuova valutazione”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, nel briefing con i giornalisti, precisando che “non facciamo previsioni su una data”.

ORE 21.24 – La cosa migliore per il Donbass sarebbe se le forze militari ucraine si ritirassero. Lo ha detto il leader dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, in un’intervista alla trasmissione russa “Soloviev Live”. “L’opzione migliore sarebbe se se ne andassero volontariamente e portassero le armi con loro”, ha detto il leader di Donetsk, che ha accusato Kiev per il fallimento degli accordi di Minsk. “Era possibile mettere fine alla situazione in un modo completamente diverso, ma l’Ucraina ha rifiutato di farlo – ha detto – Adesso che non ci sono gli accordi di Minsk le repubbliche di Donetsk e Luhansk sono state riconosciute”.

ORE 21.08 – Il Parlamento di Kiev ha approvato lo stato d’emergenza in tutto il Paese, ad eccezione delle repubbliche di Donetsk e Luhansk, la cui indipendenza è stata riconosciuta due giorni fa da Mosca, a partire da domani e per 30 giorni.

ORE 20.49 – L’invasione russa dell’Ucraina resta “potenzialmente imminente”. Lo ha ribadito il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, confermando che a Washington non si assiste ad alcun segnale di ritiro russo.

ORE 19.57 – “L’esercito segreto di Putin”. Il tabloid tedesco Bild titola così un articolo nel quale rivela di aver scoperto nel sud della Russia, al confine con l’Ucraina, 300 mezzi militari delle forze speciali Spetznaz senza insegne. Una circostanza che ricorda quanto successo in Crimea nel 2014, con l’arrivo dei cosiddetti ‘omini verdi’.

ORE 19.31 – L’Alto rappresentante per la Politica estera europea Josep Borrell ha telefonato al segretario di Stato americano Antony Blinken “per discutere dell’aggressione russa e delle azioni illegali contro l’Ucraina: siamo pronti a rispondere ai potenziali prossimi passi con ulteriori misure severe”. Lo scrive su twitter Borrell, ribadendo che “Ue e Usa sono uniti”.

ORE 19.10 – Il ministero degli Esteri finlandese oggi ha convocato l’ambasciatore russo in Finlandia, Pavel Kuznetsov, per esprimergli la condanna per la “violazione” della sovranità dell’Ucraina dopo il riconoscimento delle repubbliche separatiste con azioni “unilaterali” che costituiscono “una grave violazione del diritto internazionale e degli accordi di Minsk”.

ORE 19.07 – Il governo tedesco ha convocato oggi l’ambasciatore russo a Berlino, Sergey Nechaev, al ministero degli Esteri in risposta all’escalation del conflitto in Ucraina. Lo riferiscono fonti del governo alla dpa. Il diplomatico russo ha parlato con il direttore politico del ministero, Tjorven Bellmann, aggiungono le fonti senza dare ulteriori dettagli sul contenuto del colloquio.

ORE 19.01 – La Russia ha spostato quasi il 100 per cento delle forze che sono necessarie per l’invasione dell’Ucraina. Lo ha detto una fonte della Difesa degli Stati Uniti, riaffermando “la valutazione che Putin sia pienamente pronto a condurre un’invasione su larga scala e che questa sia un’opzione probabile”.

ORE 18.55 – La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola ha convocato per domattina una plenaria straordinaria a Bruxelles, in formato ibrido, per discutere gli ultimi sviluppi della crisi in Ucraina. Interverranno alla sessione i presidenti della Commissione e del Consiglio Europeo, Ursula von der Leyen e Charles Michel. In serata si riunirà poi il Consiglio Europeo straordinario, anch’esso dedicato alla crisi in Ucraina.

ORE 18.31 – “Alla luce dell’ulteriore deterioramento della situazione nel Paese, si rinnova l’invito agli italiani a lasciare immediatamente l’Ucraina con i mezzi commerciali disponibili”. E’ il nuovo appello rilanciato dall’ambasciata italiana a Kiev, dopo che questa mattina lo aveva ribadito anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ai nostri connazionali. A coloro che dovessero comunque decidere di non lasciare il Paese, si raccomanda di usare la massima prudenza, di assicurarsi di avere documenti d’identità in corso di validità e si suggerisce, a titolo precauzionale, di valutare l’opportunità di predisporre sufficienti scorte di acqua, cibo, vestiti caldi e carburante per le auto”, si legge in un messaggio dell’ambasciata, nel quale “si ricorda che, in caso di necessità, l’ambasciata d’Italia a Kiev è operativa e raggiungibile h24 al numero di emergenza: +380 50 310 2111”.

ORE 18.28 – L’amministrazione americana ha informato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy di informazioni di intelligence su un attacco russo entro le prossime 48 ore. “Il presidente ucraino è stato avvertito che la Russia molto probabilmente inizierà un’invasione entro 48 ore, sulla base di intelligence americana”, ha detto un funzionario ben informato a Newsweek.

ORE 18.10 – La risposta del presidente americano Joe Biden alla crisi ucraina va inquadrata “nel crescente isolazionismo” dell’opinione pubblica americana, ‘l’Afghanistan ha fatto scuola”, gli americani non vogliono il coinvolgimento di alcun soldato in questa vicenda. E’ quanto spiega all’Adnkronos l’americanista Massimo Teodori. “Biden è costretto a fare delle mosse che siano accettate dal contesto in cui è agisce – sottolinea lo storico- Nell’opinione pubblica americana c’è il nettissimo orientamento a non immischiarsi più in guerre o conflitti al di fuori proprio paese, il sentimento dell’isolazionismo è molto cresciuto ed aumentato con l’Afghanistan”. Anche il Consiglio nazionale di sicurezza “non vuole mandare un solo uomo in Ucraina, inviando solo rifornimenti di armi”, non vuole che le truppe Nato “facciano un passo in più” oltre il confine della Polonia. “Biden ne deve tenere conto, non facendo alcuna mossa di carattere militare, ma puntando tutto su misure economiche e finanziarie” come le sanzioni.

ORE 18.08 – L’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzya, contro il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. “Con nostro rammarico, il segretario generale delle Nazioni Unite ha rilasciato diverse dichiarazioni su ciò che sta accadendo nell’est dell’Ucraina, che non corrispondono al suo status e ai suoi poteri previsti dalla Carta delle Nazioni Unite”, ha sottolineato il diplomatico russo.

ORE 18.05 – Una guerra su vasta scala in Ucraina sarebbe “la fine dell’ordine mondiale come lo conosciamo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, nel suo intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. “Se la Russia non riceve ora una risposta severa, rapida e incisiva, significherà – ha sostenuto – il fallimento totale del sistema di sicurezza internazionale e delle istituzioni internazionali incaricate di mantenere l’ordine e la sicurezza a livello globale”.

“C’è tuttavia una possibilità per la diplomazia, anche se la Russia continua la sua escalation e le provocazioni”, ha proseguito. E “se le Nazioni Unite si trasformano in un attore forte e proattivo” Kuleba “confida che la Russia si fermerà”.

ORE 18 – “Mosca sta sfidando principi fondamentali della nostra sicurezza, come il diritto della Nato di difendere e proteggere tutti gli alleati e il diritto di ogni nazione di scegliere il proprio cammino, questo non riguarda solo l’Ucraina e la Georgia, ma altre Paesi europei come Finlandia e Svezia devono essere liberi di scegliere”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervenendo ad un seminario sul futuro della sicurezza con il premier olandese Mark Rutte.

ORE 17.39 – Vladimir Putin, a colloquio con Recep Tayyip Erdogan, sostiene che la decisione di riconoscere le autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk sia una risposta alla “aggressione” ucraina nella regione del Donbass. Durante la conversazione telefonica con il leader turco, il presidente russo – ha fatto sapere il Cremlino – “ha sottolineato la necessità oggettiva della decisione presa” riguardo Donetsk e Luhansk “di fronte all’aggressione delle autorità ucraine nel Donbass e il loro rifiuto categorico a rispettare gli Accordi di Minsk”.

Ieri Erdogan aveva bollato come “inaccettabile” la decisione della Russia.

ORE 17.33 – L’Onu deve “usare tutti i mezzi disponibili per proteggere l’Ucraina” e “spegnere il fuoco in Europa”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, intervendo davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.

“Azioni rapide e risolute da parte delle Nazioni Unite possono far rivendicare all’organizzazione il ruolo di leader in questo momento storico e buio”, ha proseguito il capo della diplomazia di Kiev, insistendo sulla necessità che la Russia ritiri immediatamente le forze dall’Ucraina.

“Noi ucraini vogliamo la pace e vogliamo risolvere tutte le questioni attraverso la diplomazia – ha aggiunto Kuleba – Siamo pronti per tutti i possibili scenari e pronti a proteggere la nostra terra e il nostro popolo se la Russia attacca. L’Ucraina non esiterà ad esercitare il suo diritto all’autodifesa”.

ORE 17.22 – “C’è molto in gioco nella crisi di oggi, il rischio di conflitto è reale. La Russia sta usando la forza e gli ultimatum non solo per ridisegnare i confini in Europa, ma per cercare di riscrivere l’intera architettura di sicurezza globale”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, nel corso di un seminario sul futuro della sicurezza con il premier olandese Mark Rutte.

ORE 17.21 – “Siamo fortemente preoccupati per il precipitare della situazione in Ucraina e per le conseguenze che potrebbero derivare dallo scoppio di una guerra ai confini dell’Europa e ricadere sul sistema economico italiano sotto forma di ulteriori rialzi del prezzo – già insostenibile – dell’energia e dell’inflazione. Forza Italia mette in campo la sua autorevolezza e le sue relazioni internazionali – in seno soprattutto al Ppe – per favorire una soluzione pacifica”. Lo scrive Silvio Berlusconi in una nota diffusa al termine del vertice ad Arcore con lo stato maggiore di Fi, ovvero il coordinatore nazionale Tajani, i capigruppo Bernini e Barelli, i ministri azzurri Carfagna Gelmini e Brunetta.

ORE 17.18 – Un altro soldato ucraino è rimasto ucciso in un bombardamento nell’est dell’Ucraina. Lo hanno reso noto le forze armate di Kiev. Un altro militare è rimasto ferito. Non ci sono indicazioni precise sul luogo dei fatti denunciati.
Nelle scorse ore Kiev aveva denunciato la morte di un soldato e il ferimento di altri sei a causa di una serie di attacchi di artiglieria da parte delle milizie separatiste nella regione del Donbass.

ORE 17.13 – Rispetto alle sanzioni occorre “gradualità e selettività, è giusto non sottovalutare il loro impatto” sull’economia italiana, ma dal 2014 “chi ha subito le conseguenze maggiori è la Russia”, visto che l’Europa “è il primo partner di Mosca”. Lo ha affermato Piero Fassino, del Pd, presidente della commissione Esteri della Camera, intervenendo dopo l’informativa del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sulla crisi ucraina. Occorrono, ha aggiunto l’esponente Dem “fermezza e dialogo” che “non sono alternative” e “coesione e responsabilità” da parte del mondo politico.

ORE 17.12 – “E’ una strana idea di diplomazia”. Il ministero degli Esteri russo ha bollato così le dichiarazioni di Luigi Di Maio nel corso dell’informativa di questa mattina al Senato, durante la quale, parlando della possibile missione a Mosca di Mario Draghi, ha detto che potranno esserci incontri bilaterali con i vertici russi fino a che non ci sarà un allentamento della tensione. La diplomazia, ha affermato il ministero degli Esteri citato dalla Tass, “è stata creata per risolvere situazioni di conflitto e alleviare la tensione, e non per viaggi vuoti in giro per i Paesi e degustare piatti esotici a ricevimenti di gala. I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia in modo professionale”, si legge nella dichiarazione.

ORE 16.58 – Il Consiglio Ue ha adottato formalmente le sanzioni nei confronti della Russia, decise in seguito al riconoscimento delle repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk. Tra i sanzionati figurano 351 deputati della Duma, che il 15 febbraio hanno votato a favore dell’appello al presidente Vladimir Putin perché riconoscesse le due autoproclamate repubbliche.

ORE 16.57 – Joe Biden è pronto ad autorizzare le sanzioni contro la compagnia che ha costruito il gasdotto Nord Stream 2, dopo che lo scorso maggio le aveva sospese per non creare attriti con la Germania. Secondo quanto riportano fonti dell’amministrazione, la mossa, che dovrebbe essere annunciata oggi stesso, rientra nelle misure punitive che gli Stati Uniti intendono adottare nei confronti della Russia dopo che Vladimir Putin ha riconosciuto l’indipendenza delle repubbliche separatiste ucraine.

ORE 16.28 – Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha convocato per domani sera alle 20 a Bruxelles un summit straordinario dei capi di Stato e di Governo dell’Ue per discutere degli ultimi sviluppi della crisi tra Ucraina e Russia. Verranno discussi nel vertice “gli ultimi sviluppi, come proteggere l’ordine internazionale basato sulle regole, come comportarsi con la Russia, in particolare come fare in modo che risponda delle sue azioni, come sostenere ulteriormente l’Ucraina e il suo popolo”. Per Michel “non c’è posto nel XXI secolo per l’uso della forza e della coercizione per modificare i confini”.

ORE 16.19 – Sono irraggiungibili i siti del governo ucraino, del ministero degli Esteri, del Parlamento di Kiev e delle agenzie di sicurezza. Lo riporta la Bbc parlando di massiccio attacco informatico. Le autorità ucraine avevano già avvertito in settimana della possibilità di un attacco hacker contro agenzie governative, banche e il settore della difesa.

ORE 16.05 – La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha sottolineato oggi l’importanza della missione di osservazione dell’Osce nell’est dell’Ucraina. Di fronte alla escalation della crisi è estremamente importante “ciò che sente e vede la comunità internazionale sul terreno”, ha dichiarato al termine di una riunione con il collega francese Jean-Yves Le Drian.

ORE 16.03 – La crisi russo-ucraina irrompe al convegno per la pace sul Mediterraneo che si apre oggi a Firenze. ” Cari amici, – osserva il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti nella sua prolusione – mai come oggi risuona alle nostre orecchie la lezione di La Pira sul ruolo delle città nel mondo per raggiungere la pace mondiale. In questo momento, infatti, mentre soffiano inquietanti venti di guerra dall’Ucraina, gli Stati non sembrano avere la forza, a fronte dell’eventuale buona volontà dei loro leader, di superare il meccanismo strutturato dai rapporti di forza”.

ORE 15.04 – La risposta della Russia alle nuove sanzioni annunciate dagli Usa, dopo il riconoscimento da parte di Mosca delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, sarà “forte, non necessariamente simmetrica” e “dolorosa”. “Non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto che alle sanzioni verrà data una risposta forte, non necessariamente simmetrica, ma ben calcolata e dolorosa per la parte americana”, si legge in una nota pubblicata sul sito web del ministero degli Esteri russo, il cui capo dicastero è Lavrov.

ORE 14.53 – La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha ricevuto oggi a Bruxelles il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store, per “discutere dell’aggressione della Russia all’Ucraina. I partner transatlantici – sottolinea la presidente – sono pienamente uniti nella condanna delle azioni del Cremlino”.

ORE 14.29 – La Russia ha compiuto ”un atto di aggressione nei confronti dell’Ucraina” riconoscendo le repubbliche di Donetsk e Luhansk come indipendenti, siamo ”tutti d’accordo su questo crimine” commesso da Mosca. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di una conferenza stampa a Kiev insieme agli omologhi di Polonia e Lituania. “E’ arrivato il momento di reagire con forza” alle ultime mosse del governo russo. “Stiamo discutendo di possibili decisioni che potrebbero essere assunte per reagire alla Russia”, ha detto.

ORE 14.17 – ”Accogliamo con favore le misure adottate contro la Russia dalla comunità internazionale e ce ne aspettiamo delle altre”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di una conferenza stampa con i presidenti di Polonia e Ucraina, dicendo che Kiev si aspetta ”una risposta dura, severa e immediata da parte della comunità internazionale nei confronti della Russia”.

ORE 14.15 – La Russia ha iniziato l’evacuazione del personale dalle sue rappresentanze diplomatiche in Ucraina. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Tass, citando una fonte dell’ambasciata russa a Kiev. Ieri il ministero degli Esteri russo aveva annunciato il ritiro del suo staff diplomatico, senza precisare quando avrebbe avuto inizio.

ORE 13.56 – Le Guardie di confine in Ucraina hanno introdotto nuove restrizioni, nel quadro del crescente timore di una invasione russa. C’è ora quindi il divieto ad avvicinarsi al confine la notte, di fotografare o filmare siti delle Guardie di confine e gli stranieri non possono avvicinarsi al confine a qualsiasi ora. Le navi, inoltre, non possono lasciare i porti la notte.

ORE 13.54 – Il presidente russo Vladimir Putin ”ha negato” che l’Ucraina sia ”un Paese sovrano” riconoscendo le due repubbliche separatiste dell’est. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian nel corso di una conferenza stampa congiunta a Berlino con l’omologa tedesca Annalena Baerbock. ”Il presidente Putin nel suo discorso ha dichiarato in un certo senso la negazione dell’Ucraina come paese sovrano”, ha detto Le Drian, parlando di “revisionismo” e del tentativo di “reinventare la storia” da parte del leader russo.

ORE 13.39 – Il primo ministro britannico Boris Johnson ha promesso presto un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina “alla luce del comportamento sempre più minaccioso della Russia”. L’annuncio, riferisce la Bbc, è arrivato in parlamento, durante il question time del premier, accusato dall’opposizione di aver deciso sanzioni troppo blande verso Mosca. Johnson ha spiegato che il pacchetto sarà sotto forma di armi difensive.

ORE 13.20 – “I legami finanziari tra Europa e Russia sono limitati. Le banche estere, comprese le loro filiali russe, hanno debiti per 121 miliardi di dollari da entità russe, con oltre metà di tale importo verso istituti di credito europei. Ma il debito è concentrato principalmente in tre banche: UniCredit in Italia, Société Générale in Francia” per circa 25 miliardi di dollari e Raiffeisen Bank in Austria, intorno ai 17 miliardi. Lo scrive l’osservatorio di Oxford Economics in una analisi sull’impatto della crisi con la Russia sull’economia europea.

ORE 13.16 – “L’Italia vuole continuare a dare un contributo concreto ed efficace alla ricerca di una soluzione diplomatica della crisi in corso, in cui sono in gioco nostri interessi vitali”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nella sua informativa al Senato.

ORE 13.13 – L’esercito dell’Ucraina sta diventando sempre più ”aggressivo” ed è ”pronta ad attaccare in qualsiasi momento”, ma ”vinceremo noi” con ”l’aiuto della grande madrepatria Russia”. Lo ha detto in conferenza stampa Denis Pushilin, leader della Repubblica popolare di Donetsk riconosciuta dal presidente russo Vladimir Putin, dicendo che la situazione nell’Ucraina orientale è critica e la mobilitazione militare sta aumentando. L’area in mano ai separatisi, ha detto Pushili, è soggetta a “provocazioni”, tanto che la gente del posto e i funzionari hanno firmato per il servizio militare.

ORE 13.12 – Il presidente russo Vladimir Putin? Sta facendo “gli stessi errori” dello zar Nicola I nella guerra di Crimea (1853-56). Lo ha detto oggi il ministro della Difesa britannico Ben Wallace, ricordando che il reggimento delle Scots guards, di cui è stato ufficiale, diede allora “un calcio nel posteriore” dello zar. “Possiamo sempre rifarlo”, ha aggiunto Wallace, citato dalla Press association mentre parlava con il personale delle Horse Guard a Westminster.

ORE 13.00 – Nicolas Maduro giustifica pienamente il leader del Cremlino Vladimir Putin. “Che cosa pretende il mondo? Che Putin rimanga a braccia conserte e non difenda il suo popolo?”, si è chiesto il presidente venezuelano in un discorso trasmesso in televisione.

ORE 12.58 – Dinanzi agli scenari di crisi in Ucraina, con il rischio di un’operazione militare su larga scala, “abbiamo chiesto ai connazionali di lasciare immediatamente l’Ucraina con i mezzi commerciali disponibili. Ad ogni modo abbiamo deciso, in coordinamento con i nostri partner europei, di lasciare la nostra Ambasciata a Kiev pienamente operativa”. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nella sua informativa al Senato.

ORE 12. 55 – “È fondamentale in questa fase storica, alla luce delle ultime vicende, mostrare la compattezza di un’Unione europea che non subisce condizionamenti rispetto ai suoi valori, come dimostra anche la decisione di ieri della Germania di sospendere il progetto Nord Stream 2”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nella sua informativa al Senato, ricordando che “l’attuale scenario di crisi si inserisce in un contesto di forte dipendenza sul piano energetico: Ue e Regno Unito importano complessivamente il 40% del gas dalla Russia, ma anche Mosca dipende fortemente dagli introiti dell’export di energia e l’Europa è, appunto, il suo miglior cliente”.

ORE 12.54 – “Appena appreso del provvedimento adottato dal presidente Putin nella serata di lunedì, il governo ha espresso pubblicamente la più ferma condanna in quanto questo passo costituisce un grave ostacolo per la ricerca di una soluzione diplomatica alla gravissima crisi in corso”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nella sua informativa al Senato sulla crisi ucraina, riferendosi alla decisione del leader russo di riconoscere le autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Luhansk.

ORE 12.45 – Il Consiglio nazionale di Sicurezza ucraino ha dichiarato lo stato di emergenza. Lo ha riferito Oleksiy Danilov, segretario dell’organismo. Lo stato di emergenza sarà imposto in tutte le regioni del Paese con eccezione di Dontetsk e Luhansk, dove le forze ucraine sono già impegnate militarmente contro i separatisti filo russi. Il provvedimento durerà inizialmente 30 giorni, anche se prima di entrare in vigore dovrà essere approvato dal Parlamento.

ORE 12.42 – Il Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti presso l’Ue, ha approvato stamani gli atti giuridici relativi alle sanzioni decise nei confronti della Russia, dopo il riconoscimento da parte di Mosca delle repubbliche secessioniste di Donetsk e Luhansk, nel Donbass. Lo comunica la presidenza francese dell’Ue.

ORE 12.36 – “Sono fiero dei 15 italiani che continuano a prestare servizio nella missione speciale di monitoraggio dell’Osce, dislocati anche in aree di conflitto in corso e di scambi di fuoco tra le parti”. E’ il riconoscimento arrivato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, tra gli applausi dei senatori, durante la sua informativa nell’aula di Palazzo Madama.

ORE 12.24 – “Come seguito concreto della mia visita a Kiev, stiamo valutando il possibile stanziamento di un contributo finanziario del valore di circa 110 milioni di euro volto a sostenere la popolazione e l’economia ucraina in settori da concordare con le autorità di Kiev. Intendiamo inoltre stanziare un contributo per il Comitato della Croce Rossa Internazionale per interventi nel settore umanitario”. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nella sua informativa al Senato sulla crisi ucraina .

ORE 12.21 – “Sappiamo che i nostri imprenditori, dal 2014 ad oggi, hanno sofferto pesanti perdite come conseguenza delle sanzioni e lavoreremo per contenere il più possibile l’impatto sui nostri interessi strategici ed economici”. Lo ha assicurato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, nella sua informativa al Senato sulla crisi ucraina. “Consapevoli di pagare un prezzo importante per la tutela di valori e principi comuni non negoziabili – ha sottolineato – siamo anche consci del valore deterrente delle misure restrittive volto a impedire che la Russia alimenti ulteriormente la tensione sul terreno. Ciò comporterebbe un prezzo ancora più alto per tutti gli attori in gioco”.

ORE 12.20 – Maggiore attenzione rispetto a qualsiasi attività militare nello Stretto di Taiwan. A chiederlo, riporta l’agenzia Dpa, è stata la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen. Nel mezzo dell’escalation della crisi ucraina ha sottolineato come la situazione dell’isola sia comunque ben diversa da quella dell’Ucraina, con una critica alla Russia per le ultime decisioni.

Taiwan, che Pechino considera una “provincia ribelle” da “riunificare”, teme la Cina possa sfruttare le circostanze per aumentare ulteriormente le pressioni sull’isola. Dopo l’incontro di inizio mese a Pechino con Xi Jinping, il presidente russo Vladimir Putin ha fatto propria la visione del leader cinese su Taiwan. Il principio di “una sola Cina”, con Mosca che si oppone a “qualsiasi forma di indipendenza di Taiwan”.

ORE 12.17 – Ci fosse stato ancora stato lui alla Casa Bianca, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia non ci sarebbe mai stata. Parola di Donald Trump, che bolla come “debole” la risposta di Joe Biden alla annessione russa di Donetsk e Luhansk e non esita a definire “genio” Vladimir Putin. In un’intervista al The Clay Travis and Buck Sexton Show, l’ex presidente ha detto di ammirare l’atteggiamento da “duro” del presidente russo. “Putin dichiara indipendente una grossa porzione dell’Ucraina. E’ meraviglioso. E’ furbo. Questo è genio”, il giudizio di Trump.
“Conosco Putin molto bene. Andavo molto d’accordo con lui. Lui ha molto fascino e orgoglio. Ama il suo Paese”, ha proseguito Trump. “Conosco Vladimir Putin molto bene, e con l’Amministrazione Trump non avrebbe mai fatto quello che sta facendo ora. Mai”!”, ha assicurato l’ex presidente.

ORE 12.16 – Condanniamo la decisione di Mosca di inviare nei territori delle due Repubbliche separatiste un contingente di truppe con sedicenti funzioni di ‘peace-keeping’. È un gesto che rischia di esacerbare una situazione già molto tesa. Ricordo che si stima una presenza russa lungo i confini con l’Ucraina tra 170 e 190 mila unità”. Lo ha dichiarato in Senato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nel corso di un’informativa sulla crisi in Ucraina.
“Riconoscere l’indipendenza delle autoproclamate Repubbliche separatiste lede l’integrità territoriale e la piena sovranità dell’Ucraina, già messa in discussione nel 2014 con l’annessione illegale della penisola di Crimea”, ha aggiunto il titolare della Farnesina.

ORE 12.02 – “L’Ucraina è la mia patria! Sono sempre stato orgoglioso della mia gente e del mio paese! Abbiamo attraversato molti momenti difficili e negli ultimi 30 anni ci siamo formati come nazione! Una nazione di cittadini sinceri, laboriosi e amanti della libertà!”. Così l’ex attaccante ed ex ct della Nazionale Ucraina, Andriy Shevchenko, ha voluto esprimere sui social il suo amore e la sua vicinanza al Paese e i cittadini ucraini in questo delicato momento. “Questa è la nostra risorsa più importante! Oggi è un momento difficile per tutti noi. Ma dobbiamo unirci! Insieme vinceremo! Gloria all’Ucraina!”, ha aggiunto Sheva.

ORE 11.57 – La decisione di adottare sanzioni contro la Russia è positiva ma “ora potrebbe essere troppo tardi”. L’avvertimento arriva dall’ambasciatore ucraino a Berlino, Andrij Melnyk, intervenuto alla radio Deutschlandfunk. Per il diplomatico le mosse della Russia riflettono il fallimento degli sforzi diplomatici condotti negli anni recenti, ivi compresa la mediazione della Germania, per risolvere le tensioni tra i due paesi. “Siamo soli. Adesso sta alla Germania decidere cosa fare…Dov’è la diplomazia ora? Abbiamo la sensazione di essere sacrificati in nome di questo pacifismo”, ha concluso.

ORE 11.50 – La Germania potrà fare a meno del gas russo se necessario. A dichiararlo è stato il ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck, garantendo che i consumatori verranno assistiti nel caso di un aumento a breve termine dei prezzi a causa della crisi ucraina. “Per quanto riguarda l’aumento dei prezzi a breve termine e l’onere per i consumatori e le imprese, forniremo assistenza in altro modo”, ha dichiarato oggi l’esponente ecologista intervenendo alla radio Deutschlandfunk.

ORE 11.43 – Il governo ucraino sollecita i cittadini ucraini residenti in Russia – si stima che siano più di 2,5 milioni- a lasciare il Paese immediatamente denunciando il rischio di una invasione militare da parte delle forze di Mosca. Il ministero degli Esteri ha diffuso una raccomandazione in questo senso citando “la crescente aggressione della Russia contro l’Ucraina che, fra l’altro, rischia di portare restrizioni significative alla capacità di fornire assistenza consolare”.

ORE 11.37 – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, “si è rivelato soggetto alle pressioni dell’Occidente e ha recentemente rilasciato diverse dichiarazioni su ciò che sta accadendo nell’Ucraina orientale che contrastano con il suo ruolo ed i suoi poteri ai sensi della Carta delle Nazioni Unite”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante un incontro a Mosca con l’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria, Geir Pedersen. Secondo Lavrov, inoltre, Guterres dovrebbe assumere una posizione di imparzialità in qualsiasi crisi, compresa la questione ucraina.

ORE 11.34 – L’Assemblea generale dell’Onu discuterà oggi della situazione in Ucraina a partire dalle 16 (ora italiana). Trattandosi di una sessione plenaria, tutti i membri possono partecipare. Ci si attende, tra l’altro, l’intervento della Russia, a difesa della decisione di riconoscere le repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk. Attesa anche per l’intervento della Cina, che ieri ha invitato “tutte le parti” ad evitare di “alimentare tensioni”, ma non ha esplicitamente condannato le azioni di Mosca.

ORE 11.31 – Il Parlamento di Kiev ha approvato in prima lettura una legge che permette agli ucraini di girare armati e di agire per autodifesa. Lo riporta il Guardian, mentre continuano ad essere concreti i rischi di un’escalation tra Ucraina e Russia. “L’adozione di questa legge è assolutamente nell’interesse dello Stato e della società”, hanno affermato in una nota gli autori del disegno di legge, aggiungendo che si tratta di una misura necessaria a causa delle “minacce e dei pericoli esistenti per i cittadini ucraini”.

ORE 11.00 – Il Parlamento ucraino ha approvato un pacchetto di sanzioni contro tutti i 351 deputati della Duma che nei giorni scorsi hanno votato a favore del riconoscimento delle due autoproclamate Repubbliche del Donbass e dell’utilizzo di truppe russe all’estero. Lo riporta il Guardian, precisando che le sanzioni prevedono, tra l’altro, il divieto di ingresso in Ucraina ed il congelamento degli asset nel Paese.

ORE 10.34 – Anche il Giappone si unisce al resto del blocco occidentale e imporrà sanzioni alla Russia. Il Giappone condanna con forza le azioni che “compromettono la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, violando il diritto internazionale”, ha detto il premier Fumio Kishida parlando con i giornalisti. Per questo, ha aggiunto, Tokyo risponderà “in cooperazione con la comunità internazionale” e “ha deciso di imporre sanzioni” a Mosca. Le sanzioni previste dal Giappone prevedono tra l’altro lo stop ai visti per gli individui legati alle repubbliche separatiste del Donbass, il congelamento dei loro beni e lo stop ai rapporti commerciali con la regione.

ORE 10.15 – “Per fermare Putin dal compiere ulteriori aggressioni, chiediamo ai partner di imporre altre sanzioni alla Russia. Ieri sono stati fatti i primi passi decisivi e ne siamo grati. Ora la pressione deve aumentare per fermare Putin. Colpire la sua economia ed i suoi amici. Colpire di più. Colpire duro. Colpire ora”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, commentando le recenti sanzioni imposte alla Russia dall’Unione Europea e da diversi Paesi occidentali come Gran Bretagna e Stati Uniti.

ORE 9.58 – Kiev denuncia la morte di un soldato e il ferimento di altri sei militari a causa di una serie di attacchi di artiglieria da parte delle milizie separatiste nella regione del Donbas. Il Joint Forces Command ha indicato sul proprio account Facebook che nelle ultime 24 ore si sono verificati 96 attacchi da parte di milizie separatiste, di cui 81 con armi pesanti, riferendo che nell’ambito di questi scontri è morto un soldato colpito da schegge.

ORE 9.40 – L’Ucraina ha iniziato a richiamare in servizio i riservisti dell’esercito di età compresa tra 18 e 60 anni. E’ quanto prevede un decreto firmato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e che indica che Kiev si sta preparando a difendersi da un’invasione russa. I riservisti dovranno prestare servizio per un massimo di un anno, si legge nel decreto. Zelensky vuole così aumentare di circa duecentomila soldati il suo esercito.

ORE 9.05 – La Gran Bretagna è ”molto molto preoccupata per una imminente invasione dell’Ucraina” da parte della Russia. Lo ha detto la ministra degli Esteri britannica Liz Truss a Sky News, dicendo che un assalto alla capitale ucraina Kiev è ”una possibilità reale”. ”La Russia ha accerchiato l’Ucraina, per cui possiamo vedere un attacco da qualsiasi direzione”, ha aggiunto Truss, spiegando che ”nel caso di una completa invasione nulla verrà escluso”.

ORE 8.50 – La Cina si è detta ” contraria a qualsiasi sanzione” contro la Russia. Nel corso di una conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha spiegato che Pechino ritiene che la via delle sanzioni non è quella migliore da percorrere per risolvere i problemi.

ORE 8.40 – “Le sanzioni non risolveranno niente”. Così, in un post pubblicato sulla pagina Facebook dell’ambasciata, l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, risponde all’annuncio di ieri del presidente Joe Biden. “E’ difficile immaginare che qualcuno a Washington conti sul fatto che la Russia riveda il corso della sua politica estera sotto la minaccia di restrizioni. Non ricordo un singolo giorno in cui il nostro Paese ha vissuto senza restrizioni da parte dell’Occidente”, ha scritto il diplomatico russo, aggiungendo che “abbiamo imparato a vivere in queste condizioni e non solo siamo sopravvissuti, ma abbiamo anche sviluppato il nostro Stato”.

ORE 8.30 – La Russia è pronta ad esplorare “soluzioni diplomatiche” per la crisi in Ucraina, ma gli interessi di Mosca non sono negoziabili. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un video messaggio trasmesso in occasione del ‘Giorno dei difensori della Patria’, festività nazionale in Russia. “Il nostro Paese è sempre pronto al dialogo diretto e onesto, per la ricerca di soluzioni diplomatiche ai problemi più complessi”, ha detto Putin, aggiungendo che “gli interessi della Russia, la sicurezza dei nostri cittadini, per noi non sono negoziabili”.

ORE 8.22 – La ministra degli Esteri britannica Liz Truss ha difeso le misure adottate contro Mosca e respinto chi ha parlato di ”risposta tiepida”, spiegando che ”queste sono le sanzioni più dure che abbiamo mai messo in atto contro la Russia”. Intervistata da Sky News, Truss ha detto che le sanzioni ”faranno male” al presidente russo Vladimir Putin, parlando di ”una risposta forte” al riconoscimento dell’indipendenza delle due repubbliche separatiste ucraine.

ORE 8.05 – L’invasione dell’Ucraina è stato fin “dall’inizio” il piano perseguito da Vladimir Putin. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che si è tenuta nella tarda serata di martedì a Washington. Il piano del leader russo, ha detto Blinken, è stato “fin dall’inizio invadere l’Ucraina, controllare l’Ucraina e il suo popolo, distruggere la democrazia ucraina, che è in netto contrasto con l’autocrazia che lui guida e rivendicare l’Ucraina come parte della Russia”. Per il capo della diplomazia di Washington, quella in Ucraina è stata una “crisi fabbricata” ed è la “più grande minaccia alla sicurezza in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale”.

ORE 7.33 – I ministeri degli Esteri di Australia e Nuova Zelanda hanno convocato gli ambasciatori russi nei due Paesi per protestare contro le azioni di Mosca nell’Ucraina orientale. Il premier australiano Scott Morrison, riporta la Bbc, ha riferito che il suo governo non intende ancora espellere l’ambasciatore russo, ma che questa possibilità viene attualmente discussa con i leader di altre nazioni.

ORE 7.25 – Immagini satellitari pubblicate dall’azienda di tecnologia spaziale statunitense Maxar Technologies mostrano quello che viene descritto come un nuovo movimento di truppe e materiali nella Russia occidentale e il movimento di oltre un centinaio di mezzi militari nel sud della Bielorussia, in prossimità del confine con l’Ucraina. Lo riporta il sito della Bbc.

ORE 7.15 – Un incontro tra il presidente Usa Joe Biden e quello russo Vladimir Putin al momento non è in programma. Lo ha riferito nella notte la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, spiegando che gli Usa non “chiuderanno mai completamente la porta alla diplomazia”, ma che è necessario un cambiamento di atteggiamento da parte della Russia. I dettagli di un eventuale incontro tra i due presidenti, ha detto Psaki, avrebbero dovuto essere discussi tra i capi delle due diplomazie, il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che avrebbero dovuto incontrarsi giovedì, ma il loro colloquio è stato cancellato. “Il meeting si sarebbe tenuto “solo se la Russia non avesse invaso l’Ucraina”, ha spiegato Blinken, sottolineando che “l’invasione sta iniziando e la Russia ha chiarito il proprio totale rifiuto della diplomazia”.

(AdnKronos)

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