Malattia misteriosa in Congo: oltre 70 morti, le ultime notizie
La comunità internazionale è in allerta, ma resta il fatto che senza una diagnosi chiara, la causa del focolaio rimane avvolta nel mistero, suscitando inquietudine a livello globale
Da alcuni giorni, un’epidemia di una malattia misteriosa sta allertando la comunità internazionale. In Congo, nella località di Panzi, nel Sud-Ovest del Paese, sono stati segnalati oltre 70 decessi. I sintomi dei pazienti, tra cui febbre alta, mal di testa, mal di gola, tosse, difficoltà respiratorie e anemia, sono indicativi di un’infezione respiratoria, ma le cause rimangono ancora sconosciute. Le autorità sanitarie stanno monitorando la situazione con grande attenzione, ma l’origine di questa “malattia X” non è ancora stata identificata.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha già inviato una squadra di esperti per indagare sull’epidemia. Tra le ipotesi al vaglio, un patogeno respiratorio simile al Covid-19 o all’influenza, ma anche malattie come la malaria, il morbillo e altre infezioni virali sono oggetto di studio. L’Oms ha dichiarato che solo dopo i test di laboratorio si potrà avere una diagnosi più chiara, ma fino ad allora la causa rimarrà indeterminata. In ogni caso, i team di esperti stanno già portando medicinali, kit diagnostici e materiali per raccogliere campioni, cercando di rafforzare le misure di risposta, condurre indagini epidemiologiche e sensibilizzare la popolazione locale.
In Italia, sebbene non ci siano voli diretti con il Congo, le autorità sanitarie hanno attivato una sorveglianza cautelativa. Le Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf) sono stati informati dell’emergenza in Congo, anche se non c’è ancora allarme per il Paese. Il ministero della Salute, attraverso la responsabile del Dipartimento della Prevenzione, Maria Rosaria Campitiello, ha rassicurato che non c’è motivo di allarme, ma che la situazione è monitorata con attenzione.
Gianni Rezza, esperto infettivologo, ha sottolineato che mentre non è ancora possibile fare previsioni certe, la letalità della malattia e l’alto numero di vittime, soprattutto tra i bambini sotto i cinque anni, destano preoccupazione. Rezza ha anche evidenziato l’importanza dell’attuale sistema di allerta internazionale, che consente di monitorare rapidamente situazioni come quella del Congo, impedendo che restino circoscritte a livello locale.
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(con fonte AdnKronos)
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