Ddl Concorrenza, Palazzo Madama da il via libera

L’aula del Senato ha approvato il ddl Concorrenza con 180 sì. I no sono stati 26, 1 astenuto. Il testo non ha subito modifiche durante le votazioni sugli emendamenti ma non sono mancati momenti di tensione in aula sui punto balneari tra Lega e Fratelli d’Italia.
A far scattare la polemica è stato il capogruppo leghista, Massimiliano Romeo, che ha chiesto perché mai Fdi non abbia presentato un emendamento soppressivo: “Io ho bisogno di capirlo, sennò viene il sospetto che politicamente fuori si vada a raccontare una storia e poi nella sostanza si approvi l’accordo che il governo ha fatto”.
Immediata la replica del capogruppo di Fdi, Luca Ciriani: “I nostri emendamenti sono stati tutti puntualmente depositati in commissione e tutti puntualmente bocciati da chi adesso forse ha qualche crisi di coscienza e vuole imputare a noi errori che non ci appartengono. La verità fa male -incalza Ciriani – : il modo più semplice per abrogare un articolo è votare contro, non servono emendamenti. Avete scelto una strada, è la vostra, noi la rispettiamo, però non venite a incolparci di colpe che sono vostre e non nostre”.
Ma Romeo non ci sta e controreplica: “Da quello che mi hanno spiegato a livello regolamentare gli emendamenti che vengono bocciati in commissione si possono ripresentare in aula… Mi sembra – conclude – di sentire lo scricchiolio di chi si arrampica sugli specchi”.
(AdnKronos)
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