Ucraina, orrore a Motyzhyn: sindaca legata e uccisa con marito e figlio

Il sindaco del villaggio di Motyzhyn, Olga Sukhenko, è stata “purtroppo uccisa dai russi durante la prigionia”. Lo ha confermato il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk. I corpi del sindaco, di suo marito Igor e di suo figlio Alexander sono stati trovati con le mani legate in una fossa poco profonda. I tre erano stati rapiti dai russi il 23 marzo scorso. “Questo è un crimine di guerra”, ha detto Vereshchuk in un discorso sull’omicidio di Sukhenko. “I colpevoli saranno inevitabilmente puniti secondo il diritto umanitario internazionale”.
Tetiana Semenova, capo del consiglio regionale di Kiev, ha detto ai media ucraini che la 50enne, il marito di 55 anni, e loro figlio 25enne erano stati catturati dalle truppe russe dopo che un collaboratore locale di Mosca aveva rivelato la loro posizione. “Volevano prendere solo Olga, ma suo marito ha insistito che sarebbe andato con lei e dopo sei ore, hanno portato via anche suo figlio”, ha detto Semenova.
(AdnKronos)
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