
Biden: “Accordo Hamas-Israele vicino”. Trattative a Doha per tregua e liberare ostaggi
Il presidente degli Stati Uniti conferma l’imminente conclusione di un’intesa tra le due parti in conflitto. Sul tavolo, il rilascio degli ostaggi e la sospensione delle ostilità
L’accordo per un cessate il fuoco tra Hamas e Israele, con il rilascio degli ostaggi, è a un passo dalla conclusione. A confermarlo è stato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, durante il suo discorso di chiusura al Dipartimento di Stato, mentre i negoziati proseguono senza sosta a Doha. “Siamo sul punto di vedere realizzata la proposta che ho dettagliato mesi fa,” ha dichiarato Biden, sottolineando l’importanza cruciale dell’intesa in vista di un potenziale stop alle violenze tra le due parti.
Secondo il presidente americano, questo accordo metterebbe fine ai combattimenti, garantirebbe la sicurezza di Israele e permetterebbe di aumentare in maniera significativa gli aiuti umanitari alla popolazione palestinese, duramente colpita dal conflitto iniziato da Hamas oltre un anno fa. “Questa gente ha vissuto l’inferno,” ha detto Biden, ricordando il dramma delle migliaia di persone intrappolate nella Striscia di Gaza, dove le condizioni sono diventate insostenibili a causa della guerra.
Ma l’attenzione di Biden non si è limitata solo al conflitto tra Israele e Hamas. Nel suo discorso, ha ribadito il fermo sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina, in seguito all’invasione russa iniziata nel febbraio 2022. “Non possiamo abbandonare l’Ucraina,” ha sottolineato, ribadendo come il presidente russo Vladimir Putin non sia riuscito a raggiungere i suoi obiettivi strategici, ma avvertendo che la strada per Kiev è ancora lunga e complessa.
Parlando delle tensioni con l’Iran, Biden ha dichiarato che, grazie alla politica estera americana, Teheran si trova ora nel suo momento di maggiore debolezza degli ultimi decenni. “Chi avrebbe mai pensato che saremmo arrivati a questo punto con l’Iran?”, ha osservato il presidente, ricordando come l’Iran, attraverso il sostegno a gruppi come Hamas e Hezbollah, abbia cercato di destabilizzare la regione. Tuttavia, gli sforzi statunitensi, in collaborazione con Israele e altri alleati, hanno minato le capacità militari e strategiche del regime di Teheran.
Rievocando l’attacco del 7 ottobre da parte di Hamas, Biden ha evidenziato il ruolo dell’Iran in quell’azione, che ha portato a una nuova escalation del conflitto. Ha anche menzionato gli attacchi missilistici diretti da Teheran contro Israele, tutti falliti grazie alla coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. “Le difese aeree dell’Iran sono a pezzi,” ha detto, evidenziando il declino dei suoi alleati nella regione, come Hezbollah e il regime di Bashar al-Assad in Siria.
In conclusione, Biden ha affermato che le sanzioni imposte dagli Stati Uniti hanno portato l’economia iraniana in uno stato disperato, e ha esortato la futura amministrazione Trump a mantenere la linea dura, evitando che l’Iran possa sviluppare un’arma nucleare. “Non possiamo permetterlo mai, mai,” ha insistito.
Secondo Biden, il calo dell’influenza iraniana e russa non è solo frutto di errori interni ai due paesi, ma anche risultato di una politica estera americana determinata e coordinata con gli alleati della regione. Un impegno che, ha concluso, deve continuare senza cedimenti.
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(con fonte AdnKronos)
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