
Ancora un femminicidio: Trapani, uccide ex compagna e poi si suicida
-
Meloni-Onu: “Russia e Israele oltre il limite, servono regole nuove”
-
Roma, arrestato trentenne: 70 kg di droga nascosti in auto “caveau” VIDEO
-
Tromba d’aria spiaggia di Maccarese: ombrelloni in volo, panico tra i bagnanti VIDEO
-
Cima Falkner si sgretola, vietati sentieri e vie alpinistiche nel Brenta VIDEO
Femminicidio nel Trapanese
Una tragica vicenda di femminicidio ha colpito la comunità trapanese, con la vittima identificata come Marisa Leo, una donna di 39 anni. L’autore del crimine è stato il suo ex compagno, un uomo di 42 anni di nome Angelo Reina, che successivamente si è tolto la vita. La coppia aveva una figlia ancora molto giovane.
L’Inganno Mortale
I dettagli preliminari dell’omicidio suggeriscono che l’uomo avrebbe attirato la donna in campagna, precisamente in contrada Ferla, situata tra Marsala e Mazara del Vallo. L’invito sembrava finalizzato a un incontro “chiarificatore,” ma ha invece portato a una tragedia. Qui, Angelo Reina ha sparato alla vittima almeno tre colpi di pistola.
La Fuga e il Suicidio dell’Aggressore
Dopo aver commesso l’omicidio, l’aggressore è fuggito dalla scena del crimine ed è stato successivamente individuato a Castellammare del Golfo. Qui, ha deciso di porre fine alla propria vita sparandosi con un colpo di pistola mentre si trovava su un viadotto.
Indagini in Corso
L’indagine su questo tragico caso di femminicidio è attualmente condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Trapani. Le autorità cercano di fare chiarezza su tutti gli aspetti della vicenda, nel tentativo di comprendere meglio le circostanze che hanno portato a questa terribile tragedia.
LE ULTIME NOTIZIE
(con fonte AdnKronos)
-
In Evidenza18 ore ago
Le Figaro-Meloni: “Tre anni di governo senza errori e ambizione per dieci anni”
-
News20 ore ago
Caso Garlasco, perquisizioni a ex investigatori e parenti di Sempio
-
News18 ore ago
Sciopero aereo paralizza gli aeroporti italiani, voli a rischio oggi
-
News18 ore ago
Estradato in Italia il superlatitante di ‘ndrangheta Sebastiano Signati