
Caro bollette, decreto per allentare pressione: nodo risorse resta critico
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Il governo al lavoro per il via libera la prossima settimana al nuovo decreto bollette per allentare la morsa del caro energia su imprese e famiglie. Sono giunti ieri nella tarda serata tutti i dati sulle entrate fiscali di luglio e agosto, adesso ci vorranno alcuni giorni per elaborarli e dunque quantificare l’ammontare delle coperture del decreto.
Ma il nodo risorse resta critico: se anche le società energetiche pagassero il dovuto della tassa sugli extraprofitti si renderebbero disponibili risorse pari a circa 3 miliardi. A questi andrebbe aggiunto l’extra gettito della riscossione fiscale e tributaria, ma queste risorse non raggiungerebbe i circa 10 miliardi necessari per finanziare tutte le misure in esame. Si dovrebbe dunque cercare tra le pieghe del bilancio, visto che il governo Draghi non intende ricorrere all’extra deficit. E non cambierebbe lo scenario neanche il rialzo del pil del secondo trimestre comunicato oggi dall’Istat (1,1% contro 1% della stima precedente e 4,7% contro 4,6% indicato a fine luglio), visto che un decimale in più non impatterebbe in modo incisivo il denominatore del rapporto deficit pil dando maggiore margine di manovra. Ad ogni modo con il voto del 25 settembre alle porte la partita delle forze politiche sullo scostamento è aperta.
Intanto proseguono le riunioni tecniche e politiche nei ministeri coinvolti per definire le nuove misure. Nel provvedimento troveranno spazio le norme per il rinnovo e possibilmente il rafforzamento del credito d’imposta per le aziende energivore in primis; l’abbattimento degli oneri di sistema e il rinnovo della Cig per le imprese in difficoltà. Quanto all’iter parlamentare del nuovo dl si punterebbe ad un’approvazione-lampo in questo Parlamento prima dello scioglimento di Camera e Senato, se possibile. In alternativa l’esame passerebbe alle nuove Camere.
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(AdnKronos)
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