Russo (Gruppo Cap): ‘C’è grande futuro per bio metano, tra 2022 e 2023 noi saremo ‘neutral”

Tra la fine del 2022 e il 2023 gruppo Cap sarà un’azienda ‘neutral’, dal punto di vista del bio metano. Lo hanno affermato i vertici della utility durante la presentazione del bilancio 2021, a Milano. “Nel 2015 -spiega Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di gruppo Cap- abbiamo iniziato una strategia di produzione di bio metano e i quantitativi che arriveremo a produrre entro la fine di quest’anno saranno di 70 milioni di metri cubi”. Ciò significa che “di fatto andranno a soddisfare tutto il nostro fabbisogno” e “saremo quindi un’azienda con un saldo positivo ‘carbon-positive‘, cioè quello che metteremo in rete sarà più di quello che acquisteremo”.
Con questi risultati ci si chiede se quella della autoproduzione possa essere per l’Italia una nuova via nell’approvigionamento di gas: “Sul metano -spiega Russo- siamo fanalino di coda nella produzione di bio metano in Europa; potremmo produrre molto di più, ma bisogna essere coscienti del fatto che servono impianti che non si realizzano in tempi brevi”. In altre parole, “le strategie legate alla situazione contingente sono diverse rispetto all’approvigionamento del bio metano“, ma guardando al “nostro caso, abbiamo iniziato nel 2015 e siamo arrivati oggi ad ottenere questo importante risultato; credo ci sia un grande futuro per il bio metano, a prescindere dalla situazione legata all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia”.
(AdnKronos)
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