
Attacco massiccio di droni su Mosca: dialoghi in Arabia tra USA, Ucraina e Russia
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Mosca sotto attacco da parte di droni ucraini, mentre riprendono i colloqui tra Stati Uniti, Ucraina e Russia in Arabia Saudita
Nella notte dell’11 marzo 2025, l’Ucraina ha lanciato un massiccio attacco con droni contro la regione di Mosca, causando almeno un morto e tre feriti. Lo ha comunicato Sergei Sobyanin, sindaco di Mosca, sul suo canale Telegram, precisando che le forze russe sono riuscite ad abbattere numerosi droni. L’attacco ha colpito anche altre zone della Russia, in particolare la regione di Kursk, al confine con l’Ucraina.
Secondo il ministero della Difesa russo, sono stati abbattuti 337 droni durante la notte, di cui 91 vicino a Mosca e 126 nella regione di Kursk. Le autorità hanno anche imposto restrizioni temporanee ai voli negli aeroporti di Zhukovsky e Domodedovo per garantire la sicurezza degli aerei civili.
Impatto sull’aviazione civile: restrizioni temporanee ai voli
A causa dell’attacco, l’Agenzia federale russa per il Trasporto aereo ha imposto restrizioni ai voli a partire dalle 04:24 ora locale negli aeroporti di Zhukovsky e Domodedovo. Queste misure di sicurezza vengono spesso applicate in seguito a raid con droni, poiché l’attivazione dei sistemi di difesa aerea russi può causare temporanee interruzioni nei voli civili.
Colloqui in Arabia Saudita: focus sulla diplomazia tra Stati Uniti, Ucraina e Russia
Parallelamente all’escalation militare, gli Stati Uniti, l’Ucraina e la Russia riprendono il dialogo in Arabia Saudita. Gedda ospiterà oggi colloqui tra le delegazioni ucraine e americane, seguiti da incontri separati tra funzionari statunitensi e russi nei giorni successivi. Questi dialoghi sono il risultato diretto delle discussioni tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente americano Donald Trump, avvenute a febbraio durante la visita di Zelensky alla Casa Bianca.
Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, guiderà la delegazione statunitense, esprimendo ottimismo per i colloqui: “Siamo qui perché crediamo che la diplomazia sia l’unica soluzione possibile per porre fine alla guerra.” Rubio ha inoltre affermato che, se i colloqui procederanno positivamente, l’Ucraina potrebbe ricevere ulteriori aiuti dagli Stati Uniti.
Il ruolo dell’Arabia Saudita come mediatore di pace
L’Arabia Saudita, sotto la leadership del principe ereditario Mohammed bin Salman, si è affermata come potenziale mediatore nei negoziati tra Kiev e Mosca. Gedda, città portuale sul Mar Rosso, è stata scelta come sede dei colloqui, un luogo insolito ma simbolico per riunire le parti coinvolte nel conflitto. La delegazione ucraina sarà guidata dal capo di gabinetto Andriy Yermak e comprenderà il ministro degli Esteri Andriy Sybiha e il ministro della Difesa Rustem Umerov.
Prospettive per un accordo e futuri negoziati tra USA e Russia
L’inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si recherà a Mosca nei prossimi giorni per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. Secondo fonti informate, l’incontro potrebbe essere collegato ai colloqui di Gedda e riguardare questioni cruciali come il conflitto ucraino e la liberazione del cittadino americano Marc Fogel, detenuto in Russia.
Gli incontri diplomatici in Arabia Saudita rappresentano un’opportunità importante per rilanciare i negoziati e raggiungere un accordo. Tuttavia, come ha sottolineato Rubio, entrambe le parti devono essere disposte a compiere sacrifici difficili per trovare una soluzione pacifica. “Non esiste una vittoria militare in questa guerra”, ha detto il diplomatico americano, ribadendo la necessità di portare russi e ucraini a un tavolo negoziale.
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(con fonte AdnKronos)
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