Green Jobs, giovani e formazione
Occhi puntati sulle nuove generazioni e sui green jobs. Quasi 8 italiani su 10 credono si debba fare di più per incoraggiare i giovani verso le professioni della sostenibilità, perché ritengono che sia un elemento determinante per il successo del Paese (82%). È quanto emerge dalla ricerca condotta da Indeed, portale per chi cerca e offre lavoro.
Come fare? Inserendo nei programmi scolastici percorsi di approfondimento dedicati all’ambiente e alla sostenibilità (45%) e fornendo ai giovani maggiori informazioni sugli sbocchi professionali (41%). O, ancora, mettendo a disposizione incentivi per chi sceglie percorsi di formazione nell’ambito dei green studies (41%).
Per Ilaria Caccamo, Managing Director di Indeed in Italia, “la sostenibilità è un tema di dibattito quotidiano, ma le persone non hanno ancora davvero contezza delle possibilità di lavoro che offre e di come prepararsi per coglierle. Scuole e università sono al lavoro da tempo e puntano già molto su corsi e master dedicati, rivolti sia ai professionisti in carriera, sia ai giovani che devono fare il loro ingresso sul mercato del lavoro. Importanti atenei hanno addirittura deciso di inserire la sostenibilità come materia trasversale in tutti i corsi di laurea. Parallelamente, per le aziende sarà sempre più importante creare consapevolezza sui ruoli offerti e sulle mansioni richieste per formare i professionisti degli anni a venire”.
Sono sempre di più, infatti, in Italia, le offerte di lavoro che afferiscono ai cosiddetti ‘green jobs’, ovvero a tutte quelle posizioni correlate alla tutela del pianeta e allo sviluppo sostenibile. Negli ultimi anni gli annunci di lavoro in questo settore sono cresciuti dell’85% su Indeed ma, a fronte di un aumento delle offerte, nello stesso periodo le ricerche per questi ruoli sono diminuite del 2%. Un dato che indica un mismatch di talenti e un’opportunità per le persone in cerca di nuovi sbocchi professionali (dati: febbraio 2023 vs febbraio 2020).
“Le posizioni legate alla sostenibilità o che richiedono competenze specifiche rappresentano già una fetta significativa del mercato del lavoro e sono destinate a crescere; si pensi, ad esempio, al Pnrr e alle professionalità richieste. Non ci sarà professione negli anni a venire che potrà esimersi dal prendere in considerazione i propri impatti e il ruolo che gioca per la transizione ecologica. Per lo sviluppo professionale delle nuove generazioni, le competenze in materia di sostenibilità rappresenteranno quello che l’informatica e la digitalizzazione hanno rappresentato per le generazioni precedenti”, conclude Caccamo.
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(AdnKronos)
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