Consiglio Europeo: blocchi e tensioni sui colloqui di adesione dell’Ucraina
Veto Ungherese e Complessità dei Fondi
Il prossimo Consiglio Europeo si prospetta difficile, con l’Ungheria che ha espresso un veto riguardo all’adesione dell’Ucraina all’UE, minacciando il possibile fallimento del vertice. La revisione dell’Mff 2021-27, connessa agli aiuti a Kiev, emerge come un altro punto critico.
Stallo e Dinamiche dei Paesi Membri
Nonostante il cambio di leadership in Polonia, con l’avvicendamento a Donald Tusk, l’isolamento dell’Ungheria resta incerto. Al momento, il sostegno all’Ucraina sembra solido da parte di 26 paesi membri, ma l’unanimità dei 27 è essenziale per avviare i colloqui di adesione.
Proposte e Possibili Impatti
La bozza delle conclusioni propone l’avvio dei negoziati con l’Ucraina e la Moldova, insieme al conferimento del titolo di candidato alla Georgia. Un fallimento sui colloqui con l’Ucraina potrebbe compromettere anche altri dossier, segnalando incertezze sul futuro dell’UE.
Ampliamento dell’Agenda
Oltre ai colloqui di adesione, la discussione riguarderà le migrazioni, la sicurezza, la difesa, gli attacchi ibridi e l’agenda strategica dell’UE. Anche la situazione in Medio Oriente sarà al centro del dibattito, con l’obiettivo di una soluzione politica per il conflitto tra Israele e Hamas.
Durata e Possibili Estensioni del Summit
La durata del summit è incerta, ma si prevede che si protrarrà almeno per due giornate, con la possibilità di estendersi al fine settimana, richiamando il precedente summit del luglio 2020, durato quattro giorni durante la pandemia di Covid-19.
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(con fonte AdnKronos)
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