Variante indiana, per Crisanti è in grado di passare tutti i vaccini anticovid
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“La variante indiana è completamente in grado di neutralizzare tutti i vaccini fatti”. Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, a L’aria che tira – Estate si esprime così sulla nuova variante indiana, mentre in Italia la nuova ondata di contagi covid è spinta da Omicron 5.
“Più passa il tempo e chiaramente più l’immunità diminuisce: cala quella che ci protegge contro la reinfezione e cala più lentamente quella ci protegge dalle complicazioni gravi. Poi ci sono varianti che sono in grado di infettare meglio le persone vaccinate. L’allarme finora più teorico che pratico per la variante indiana è legato al fatto che questa mutazione è completamente in grado di neutralizzare tutti i vaccini fatti. E’ come se non fossimo vaccinati, la cosa buona è che questa variante fortunatamente ha un indice di trasmissione bassissimo e quindi il pericolo è più teorico che pratico”, dice l’esperto.
In Italia la nuova ondata di contagi per ora non ha mandato in tilt gli ospedali. “L’impatto sulle terapie intensive non c’è perché siamo vaccinati e perché nel frattempo si sono infettate 25 milioni di persone. Ma una tigre non diventa un gattino, un virus non diventa meno virulento. Non ci sono disastri da un punto di vista sanitario perché siamo vaccinati e perché ci sono decine di milioni di guariti. La variante Omicron è meno virulenta di Delta ma è pericolosa come il ceppo di Wuhan che ha causato la prima e la seconda ondata in Italia”, afferma.
A settembre la campagna di vaccinazione entrerà in una nuova fase. “Devono fare la quarta dose i fragili, gli over 70-75 anni, chi ha complicazioni oncologiche, chi soffre di ipertensione o diabete. Sono tutte situazioni che determinano un aggravamento della malattia anche se si è vaccinati. Se dobbiamo fare la quarta dose a tutta la popolazione? Dipenderà dalle caratteristiche delle varianti e dal livello di protezione della popolazione. Bisognerebbe fare come quei paesi che eseguono campionamenti sugli anticorpi nella popolazione. La quarta dose, anche col vaccino disponibile, ha un effetto protettivo contro le complicazioni gravi importanti, quindi se fossi una persona fragile io non aspetterei il nuovo vaccino, me lo farei subito”.
(AdnKronos)
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