Bioeconomia, protocollo di intesa tra i cluster Clan e Spring
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Siglato a Napoli, in occasione dell’avvio della quinta edizione del master Biocirce (Bioeconomy in the Circular Economy), il protocollo di intesa tra il cluster tecnologico nazionale Spring (il cluster italiano della bioeconomia circolare) il cluster Clan (Cluster Agrifood Nazionale), con l’obiettivo di accrescere il patrimonio di conoscenze scientifiche e tecnologiche nei settori della bioeconomia circolare e l’alimentazione e promuovere progetti strategici di alto livello.
Con questo accordo i Cluster riconoscono il carattere strategico della reciproca collaborazione e intendono collaborare per promuovere un percorso di lavoro comune correlato alle sfide tematiche connesse alla bioeconomia. I due Cluster sono fra i promotori del master Biocirce che li vede impegnati in attività di formazione sui temi della bioeconomia circolare insieme al Cluster Big, quattro atenei (Bologna, Milano-Bicocca, Federico II di Napoli e Torino), e a partner non accademici (Novamont, Intesa Sanpaolo, FBiochemicals e Ptp Science Park di Lodi).
I Cluster Clan e Spring sono nati per promuovere una crescita economica sostenibile, basata sulla ricerca e l’innovazione, e per svolgere il ruolo di cabina di regia nella relazione con le istituzioni nazionali ed europee. Siedono entrambi come componenti del gruppo di coordinamento nazionale per la bioeconomia, presso il comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita.
“La bioeconomia circolare, che comprende l’agricoltura e le relative filiere agroalimentari e dei bioprodotti fino ai rifiuti organici, con al centro i territori, la salute e la rigenerazione dei suoli, rappresenta un fattore abilitante per affrontare in modo sistemico le grandi sfide che abbiamo di fronte, superando la cultura dello scarto e imparando a fare di più con meno – dichiara Catia Bastioli, presidente del Cluster Spring – Crediamo che questo protocollo possa ulteriormente favorire l’interconnessione tra il comparto agroalimentare e quello della chimica bio-based e lo sviluppo di tecnologie trasformative e progetti di rigenerazione territoriale”.
Per Mauro Fontana, presidente del Clister Clan, “in un contesto come quello post-Covid, sostenibilità e nutrizione sostenibile sono sempre più le parole chiave per l’evoluzione del sistema agroalimentare, per le sue implicazioni ambientali, sociali e di sviluppo di un’economia resiliente, responsabile e circolare. Il protocollo di intesa consente di superare le logiche settoriali e fare rete per utilizzare al meglio le risorse a disposizione, rafforzare e consolidare il know-how scientifico e tecnologico nei settori della bioeconomia e del food and beverage del nostro Paese e favorire lo sviluppo di nuove competenze per creare nuove opportunità di crescita e competitività”.
(AdnKronos)
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