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Il WWF e il fotografo naturalista Emmanuel Rondeau hanno scattato la foto in alta risoluzione di una delle ultime tigri della Malesia. Mentre negli anni ’50 si stimava che in Malesia vivessero circa 3.000 tigri, oggi la perdita di habitat, la diminuzione delle prede e il bracconaggio per il commercio illegale di parti del loro corpo e per i conflitti con le comunità locali, hanno ridotto la popolazione a meno di 150 individui.

Questa foto di una delle ultime tigri della Malesia, però, fa sperare che gli sforzi di conservazione intensificati da parte del governo malese, delle comunità indigene e di organizzazioni come il WWF stiano portando a risultati positivi. Il fotografo Emmanuel Rondeau ha installato per cinque mesi 8 fototrappole ad alta definizione in una delle ultime roccaforti delle tigri in Malesia, la foresta di Belum-Temengor, nel nord della penisola. Il progetto è stato possibile grazie al sostegno delle squadre di pattugliamento della comunità indigena e del WWF-Malesia, che si è occupato dell’identificazione delle aree e delle attività di campo necessarie per montare e controllare le video-trappole. Una delle maggiori minacce per le tigri del Paese sono le trappole, utilizzate dai bracconieri per catturare non solo le tigri ma anche altri animali, come le prede delle tigri, da vendere poi nel mercato illegale di animali selvatici. Grazie al fondamentale lavoro delle squadre di pattugliamento indigene, avviate in collaborazione con il WWF-Malesia nel 2018 e passate da 3 a 22, si è raggiunto lo straordinario risultato di ridurre le trappole nell’area del 98%.

Questo in Malesia è solo uno dei tanti progetti di conservazione che il WWF porta avanti per proteggere le tigri e le altre specie in pericolo. Sul Pianeta circa 1 milione di specie è a rischio estinzione e i tassi di scomparsa sono tra le 100 e le 1.000 volte più rapidi di quelli naturali.

Perdita di habitat, crisi climatica, conflitti con l’uomo, bracconaggio e commercio illegale sono solo alcune delle terribili minacce che specie iconiche come la tigre, l’elefante, il panda, la tartaruga marina e tante altre si trovano ad affrontare ogni giorno. I panda liberi in natura sono appena 2.000 e nonostante la IUCN abbia certificato che il loro status di conservazione è migliorato grazie ai progetti di conservazione degli ultimi decenni, la specie continua ad essere minacciata dalla distruzione delle foreste di bambù, sua fonte primaria di alimentazione. La perdita di habitat causata dall’espansione umana è la prima minaccia anche per le 3 specie di elefanti sul Pianeta, tutte a rischio estinzione. Non sono da meno le insidie che deve affrontare la tartaruga marina Caretta caretta: dall’erosione delle spiagge all’inquinamento luminoso fino alle catture accidentali e l’inquinamento da plastica.

Queste specie animali hanno bisogno di riacquistare gli spazi naturali necessari alla loro esistenza e il WWF le ha scelte come protagoniste di nuovi regali solidali, che fanno bene al pianeta e sono perfetti per il Natale.

“Proteggerle. Lo stai facendo bene” è il claim della Campagna di Natale WWF 2023, al via oggi con la pubblicazione di un nuovo video  ironico e ricco di provocazioni, realizzato con i linguaggi tipici del mondo della moda per attirare l’attenzione sulle specie a rischio e ricordarci quanto il loro e il nostro destino siano collegati, ma dirci allo stesso tempo che proteggerle è semplice e possiamo farlo partendo proprio dal Natale, regalando un capo sostenibile e fatto in lana 100% riciclata della nuova (e super glamour) WWF Conservation Collection.

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