Assegno di Inclusione: identikit dei richiedenti e date pagamento
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Tempistiche dei Pagamenti
Chi ha presentato domanda con il Patto di attivazione digitale (Pad) entro il 7 gennaio riceverà i primi pagamenti dall’assegno di inclusione a partire dal 26 gennaio. Le successive erogazioni saranno il 27 febbraio e successivamente il 27 di ogni mese di competenza. Chi presenterà domanda e Pad entro il 31 gennaio, avrà il primo pagamento dal 15 febbraio, i successivi dal 27. A regime il primo pagamento arriverà dal 15 del mese successivo alla sottoscrizione del Pad, e poi si allinea tutto al 27.
Profilo dei Richiedenti
L’identikit delle nuove misure di sostegno rivela che l’88% delle oltre 563mila domande proviene da ex percettori del Reddito di cittadinanza. Le regioni con il maggior numero di richieste sono Campania (26,7%) e Sicilia (21,8%), seguite da Puglia (9,6%), Lazio (8,1%), Calabria (7,7%), e Lombardia (6,2%).
Assegno di Inclusione vs. Reddito di Cittadinanza
La platea potenziale dell’Assegno di Inclusione è di 737mila nuclei familiari, con un importo medio previsto di 635 euro. Rispetto al Reddito di cittadinanza, si prevede un sostegno più ampio e mirato, con l’indennità erogata tramite la Carta di inclusione che può arrivare fino a 500 euro al mese, aumentabile in base alle necessità familiari.
Supporto per la Formazione e il Lavoro
La misura Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) ha ricevuto quasi 165mila domande, con 68.415 approvate. L’età media dei richiedenti è di 43,4 anni, e il beneficio erogato (350 euro al mese per 12 mesi) è stato assegnato a oltre 27mila persone.
Posti di Lavoro e Corsi di Formazione
Sono stati caricati nella piattaforma Siisl (sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa) 177.799 posti di lavoro, 513.687 corsi di formazione, e 106.972 progetti utili alla collettività. Le figure più richieste includono baby sitter, impiegato amministrativo, addetto alla logistica di magazzino, colf, e operaio specializzato.
Dati Demografici e Curriculum
Tra i richiedenti del Supporto per la formazione e il lavoro, il 37% ha oltre 50 anni, e il 25% è nella fascia tra i 41 e i 50 anni. Analizzando i curriculum, le figure più comuni sono badanti, impiegati amministrativi, pulitori di locali, baristi, braccianti agricoli, e segretarie.
Riflessioni sul Nuovo Sistema
Il direttore generale dell’Inps, Vincenzo Caridi, sottolinea che il nuovo sistema di inclusione e lavorativo mira a creare strumenti concreti per sostenere un percorso di inclusione sociale e lavorativa. Gli obiettivi vanno al di là del semplice riconoscimento di un beneficio economico, puntando a fornire supporto reale per il progresso individuale
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(con fonte AdnKronos)
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